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La pizza è una cosa seria e la ‘Carmine’ di Carminuccio Donadio a Mariconda (Salerno) è un capolavoro. Un’eredità che lascia ai salernitani come tutte le altre ghiottonerie che l’artista del delizioso alimento ha servito dal 1982 nell’attività commerciale di via Picenza 117. Lo storico pizzaiolo se ne è andato venerdì 15 luglio, alla vigilia della ricorrenza della Madonna del Carmelo.
Mariconda piange Carminuccio: dal 1982 deliziava i salernitani
Un velo di tristezza è calato sul capoluogo di provincia campano ed un fiume di ricordi ha travolto in pochi istanti chi ha trascorso serate indimenticabili con gli amici (o in dolce compagnia) davanti ad una deliziosa Carmine servita su un foglio di carta oleata. Anni indimenticabili per una tradizione che ha resistito alle sofisticate varianti moderne.
Gli ingredienti della pizza Carminuccio comprendono il pomodoro, vero classico della pietanza campana, ma anche il formaggio, la pancetta tagliata a cubetti e il basilico.
Di fronte alla Carmine, probabilmente, alzerebbe le mani anche Flavio Briatore e di sicuro resterebbe di stucco di fronte al prezzo ‘popolare’ di una pizza da leccarsi i baffi. Con tutto il rispetto per la pata negra da 65 euro... Di sicuro l’opera culinaria di Carmine Donadio sbancherebbe anche a Porto Cervo e Montecarlo.
Nel segno della genuinità e più forte delle moderne ‘varianti’ della pizza: il cordoglio del sindaco di Salerno
“Esprimo alla famiglia Donadio il cordoglio della nostra comunità per la scomparsa del carissimo Carmine. Un lavoratore instancabile, un artigiano della pizza, un maestro di sapori. La sua “Carminuccio” era un capolavoro di gusto ed amore, una pizza prediletta ed apprezzata da tutti” – ha scritto su Facebook il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli.
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