Sembrava una storia senza speranza, e invece si è trasformata in una delle più toccanti favole a lieto fine. Ofelia, la bassottina di 12 anni brutalmente picchiata dal suo ex proprietario a Figline Valdarno, è fuori pericolo. Ma non solo: ha trovato una nuova casa, accolta da chi l’ha vista nascere e dai suoi affetti più cari, la mamma Helga e il fratellino Ciak. Un ritorno alla vita che ha commosso tutta Italia e che racconta quanto l’amore e la solidarietà possano trasformare anche la sofferenza più atroce.
Il pestaggio nella notte e la corsa contro il tempo
Tutto è cominciato nella notte del 3 luglio, quando un 30enne del posto, in stato di agitazione psico-fisica, ha infierito con calci e pugni contro la sua cagnolina Ofelia. La bassottina, che aveva vissuto per anni con lui dopo la tragica morte dei genitori, è stata salvata grazie al tempestivo intervento della fidanzata di un amico, presente in casa, e dei carabinieri, allertati dai vicini svegliati dal rumore. Le condizioni dell’animale erano disperate.
Trasportata d’urgenza da Enpa Valdarno in una clinica veterinaria ad Arezzo, Ofelia lottava tra la vita e la morte. Presentava contusione polmonare, lesioni addominali, emorragia toracica, collasso, ipotermia e dolori diffusi. Ma non si è arresa. E mentre il responsabile veniva denunciato a piede libero per maltrattamento di animali, la bassottina reagiva con forza alle cure, dimostrando una tempra fuori dal comune.
Il ritorno a casa: ad accoglierla mamma Helga e fratello Ciak
Appena le condizioni di Ofelia sono migliorate, l’Enpa ha avviato la ricerca di una nuova famiglia. E a farsi avanti è stata la stessa famiglia che, 12 anni fa, aveva visto nascere Ofelia. Serena Torricelli, la donna che aveva assistito al parto della sua bassotta Helga, ha deciso di riaccoglierla a casa. Oggi vive a Reggello, in una casa adatta a ospitare Ofelia, la mamma Helga e il fratellino Ciak, anch’egli parte di quella cucciolata.
Un legame mai spezzato, che si è ricomposto come in un film. “La storia di Ofelia ha commosso tutta Italia, ma oggi possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo”, ha dichiarato il sindaco di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Pianigiani. “Ringrazio Enpa e la clinica veterinaria per la tempestività e la sensibilità. Ora invitiamo i cittadini a fare lo stesso per gli altri cani ancora ospitati nel canile di Forestello”.
Una nuova legge per proteggere chi non ha voce
Il caso di Ofelia è diventato anche un simbolo. Enpa ha sporto denuncia contro l’aggressore, chiedendo l’applicazione della nuova legge contro il maltrattamento animale, entrata in vigore il 1° luglio 2025. La normativa prevede pene fino a 5 anni di reclusione, multe elevate e l’interdizione dalla custodia per chi maltratta o uccide animali.
“La violenza subita da Ofelia è inaccettabile – ha dichiarato Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa – ma oggi possiamo dire che giustizia è almeno iniziata. Questo lieto fine è il frutto concreto della collaborazione tra istituzioni, volontariato e medicina veterinaria”.
Oltre Ofelia: altri 120 cani aspettano una nuova vita
Mentre Ofelia inizia la sua nuova vita in famiglia, al canile intercomunale di Forestello ci sono ancora oltre 120 cani che aspettano la loro occasione. “Siamo felici che Ofelia sia salva, ma tanti altri animali aspettano amore e rispetto”, ha sottolineato Luigia Bassan di Enpa Valdarno. “Chi vuole darci una mano può contattarci al numero 3479601636. Il canile è aperto tutti i giorni (esclusi mercoledì e domenica) dalle 15.30 alle 18”.