Aggredito a Catania da John Obama: chi era Santo Re
Aveva solo 30 anni, lavorava come pasticcere nel bar Quaranta sul lungomare Ognina ed era padre di una bimba di 4 mesi. Al termine del turno, Santo Re è stato brutalmente accoltellato a Catania intorno alle 15:00 di venerdì 30 maggio mentre si dirigeva alla sua auto. Ad aggredirlo, secondo gli investigatori, sarebbe stato John Obama, 37 anni, parcheggiatore abusivo di origine zimbabwese, irregolare in Italia e già noto alle forze dell’ordine.
L’aggressione: le telecamere e i testimoni confermano
Due testimoni oculari e le immagini della videosorveglianza confermano la dinamica: l’assassino ha bloccato la vittima sulla rampa verso il porticciolo, sferrando fendenti mortali. Nonostante le ferite, Santo ha tentato di fuggire verso il bar dove lavorava, crollando davanti ai colleghi. Inutili i soccorsi: è morto poco dopo in ospedale.
L’arresto: trovato con i vestiti insanguinati
Poco dopo il delitto, gli agenti hanno fermato John Obama, ancora sporco di sangue, mentre si allontanava di corsa dalla scena. Bloccato e portato in Questura, ha pronunciato frasi sconnesse e farneticanti, facendo anche il nome della vittima. L’arma del delitto, un grosso coltello da cucina, è stata recuperata da un carabiniere fuori servizio.
Dolore e rabbia: ‘Era uno di noi‘
I colleghi di Santo hanno raccontato che spesso offrivano cibo e vestiti al parcheggiatore, che frequentava abitualmente la zona. “Era uno di noi”, scrive Samantha, collega e amica, in un post commovente su Facebook. “Non ci dimenticheremo di lui. È morto per mano di un uomo, ma anche per le falle di un sistema giudiziario debole”.
Il commento del sindaco: ‘Serve più sicurezza‘
Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha espresso dolore e sgomento per l’accaduto, ribadendo la necessità di una presenza più capillare delle forze dell’ordine e di un sistema di espulsione efficace. “La gente ha diritto a vivere in una città più sicura. Se non ci sono controlli seri, tragedie come queste si ripeteranno”.