Ha accoltellato il padre mentre dormivaHa accoltellato il padre mentre dormiva

Gabriel Attena ha aggredito papà Ciro mentre dormiva sul divano

Una storia di violenza e dolore familiare scuote la provincia di Novara. Nella notte tra il 14 e il 15 ottobre, Gabriel Attena, 24 anni, ha aggredito con un coltello suo padre Ciro, 72 anni, mentre dormiva sul divano di casa a Grignasco, vicino Borgomanero. L’uomo è stato trasportato d’urgenza in ospedale con gravi ferite al volto, al collo e alle mani, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.


Cosa è accaduto durante la notte di terrore?

Secondo la ricostruzione dei carabinieri della Tenenza di Borgomanero, l’aggressione è avvenuta nel cuore della notte. La convivente del 72enne ha raccontato che il giovane si sarebbe svegliato di soprassalto, visibilmente alterato, e avrebbe colpito il padre con un coltello da cucina gridando frasi sconnesse.

Poco dopo, il ragazzo si sarebbe allontanato da casa, rifugiandosi in un bosco alle spalle dell’abitazione. È stato rintracciato dai militari mentre cercava di rientrare. Con sé aveva una piccola quantità di hashish, e nei pressi del luogo è stato recuperato anche il coltello ancora sporco di sangue.


Perché il figlio ha aggredito il padre?

Ho sognato che papà tradiva mamma” avrebbe detto Gabriel Attena ai carabinieri dopo l’arresto. Una spiegazione delirante, che fa pensare a un possibile stato di alterazione da sostanze stupefacenti, confermato anche dalle parole del padre.

Ciro Attena, intervistato a La vita in diretta, ha difeso il figlio con lucidità e affetto:

“Certo che lo perdono. Mi sono mosso e mi sono ferito da solo, poi gli ho preso il coltello e mi sono tagliato la mano. Evidentemente era sotto effetto di droga. Non mi ricordo neanche bene come sia successo.”


Chi è Gabriel Attena?

Il giovane, secondo i vicini, era un ragazzo introverso e influenzato da cattive compagnie. In passato era già stato denunciato per aver costruito ordigni rudimentali, un episodio che aveva fatto preoccupare i genitori ma che sembrava superato.

Negli ultimi mesi, tuttavia, aveva mostrato segni di instabilità e chiusura. Il padre ha confermato che non aveva mai mostrato violenza fisica prima d’ora:

“Non è stato mai violento. Forse le cattive compagnie lo hanno rovinato. Faremo di tutto per mandarlo in una comunità. Mia moglie sta male per il figlio.”


Quali sono le condizioni del padre?

Ciro è ancora ricoverato all’ospedale di Borgomanero, con ferite profonde ma in via di guarigione. Nonostante tutto, non mostra rancore:

“Cosa volete che importi se un padre tradisce la madre. Quante persone si separano? Allora dovrebbero morire tutti ammazzati? Lui era fuori di sé. Mai alzato un dito contro di lui”

Un dramma familiare che si chiude con un messaggio di perdono e di speranza, ma anche con un appello alla prevenzione e all’aiuto per i giovani fragili, spesso lasciati soli fino a quando è troppo tardi.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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