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Philip Rogosky scomparso a Roma, l’appello a Chi l’ha visto dei colleghi del producer

Da lunedì 29 gennaio si sono perse le tracce del producer Philip Rogosky, 56enne italiano di origine tedesca molto conosciuto in ambito cinematografico e residente in zona da Ponte Sant’Angelo, a Roma.

Philip Rogosky stava smaltendo i postumi di un’influenza e non usciva di casa da 15 giorni

Da 15 giorni non usciva di casa per via dell’influenza. L’ultimo a vederlo è stata la moglie intorno alle 9:00 del mattino come hanno raccontato i colleghi dell’uomo durante la puntata di Chi l’ha visto del 31 gennaio. “Lo saluta e va a lavoro alle 9 del mattino. La moglie gli dice di restare a casa perché non è ancora in forma. Torna a casa e non lo trova, ha contattato immediatamente i figli che si sono svegliati alle 10:30 e non l’hanno trovato. Da quel momento non si hanno più tracce, il telefono è spento. Sappiamo che è uscito per buttare l’immondizia perché non è stato trovato il sacchetto. Non ha un mezzo e se si è spostato l’ha fatto a piedi ” – ha riferito Giulia Catozzi.

Philip Rogosky

Si teme Philip Rogosky possa essersi sentito male ma una prima verifica negli ospedali romani ha avuto esito negativo. “Quel giorno non doveva venire a lavoro. Il computer è a casa. Non è una persona che se ne va così”. Inoltre è stato puntualizzato che Philip Rogosky ama muoversi con le bici elettriche. “Possiamo immaginare che l’abbia fatto anche quella mattina e potrebbe essere successo qualcosa a livello di incidente stradale. Per questo rivolgiamo un appello a chi ha assistito eventualmente ad un incidente o addirittura ad una colluttazione” – ha aggiunto Alessandro Bonino.

Il producer avrebbe buttato la spazzatura prima di sparire: ‘Si cerca negli ospedali, amava spostarsi con la bici elettrica’

“Non riusciamo a dare una lettura a quello che è accaduto. Stiamo brancolando nel buio” – ha aggiunto durante l’intervento nel corso della puntata di mercoledì 31 gennaio di Chi l’ha visto. I colleghi del producer cinematografico hanno chiesto che venissero fatti ulteriori approfondimenti negli ospedali.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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