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“Sono andato in ospedale e mi hanno comunicato che mio padre era morto”. Nel corso della puntata odierna (23 novembre) di Pomeriggio 5 Vincenzo Caputo ha raccontato gli ultimi istanti di vita del papà (Gennaro), 68enne morto di Covid 19 dopo il ricovero nel reparto Covid 19 all’ospedale del Mare di Napoli. Il giovane, essendo operatore socio sanitario, è riuscito a vedere il papà indossando la tuta anti contagio.

Napoli, il 68enne Gennaro Caputo morto per Covid, la rabbia del figlio a Pomeriggio 5

“Ho trovato mio padre che mi chiedeva aiuto a togliere la mascherina. Gliel’ho strappato perché non c’era il tubo dell’ossigeno, poi mi ha detto che non gli stavano dando l’acqua e mi ha chiesto esplicitamente di tornare a casa.

Ripeteva ‘portami a casa che mi stanno uccidendo’ e che non gli stavano dando le medicine perché insulina dipendente, la faceva quattro volte al giorno. Ai dottori ho chiesto di far prendere le medicine a mio padre spiegando che anche un’ora senza fare la glicemia può essere fatale” – ha aggiunto Vincenzo precisando di essere stato rassicurato dai medici.

‘Ripeteva riportarmi a casa, non mi stanno dando le medicine’

Due giorni dopo sono tornato in ospedale per portarlo via ed ho trovato mio padre morto su una barella senza un lenzuolo addosso. Ho detto diamogli almeno un po’ di dignità, mettiamo almeno un lenzuolo ma hanno risposto che non era possibile perché non c’era”. Sull’argomento si è soffermata anche Marcella, la moglie di Vincenzo. “Mio suocero non sarà un numero, spero che la nostra testimonianza sia utile per salvare quelli che verranno dopo con una maggiore attenzione dei medici. Non si può morire in un triage.

Come noi c’erano tantissime famiglie che lamentavano la stessa cosa, pazienti che non venivano alimentati e non ricevevano le attenzioni necessarie. Nel 2020 non si può morire per indifferenza”.

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