Orrore a Reggio Calabria, neonati trovati morti e madre ai domiciliariOrrore a Reggio Calabria, neonati trovati morti e madre ai domiciliari

Domiciliari e braccialetto elettronico per la 25enne, l’ipotesi di un terzo neonato morto

Una tragedia sconvolgente ha colpito la comunità di Reggio Calabria. Una giovane donna di 25 anni è stata arrestata dalla Squadra Mobile con l’accusa di omicidio, occultamento e soppressione di cadavere. Secondo gli inquirenti, avrebbe soffocato i suoi due neonati appena partoriti e nascosto i corpicini in un armadio della casa di famiglia, a Pellaro.

L’indagine ha inoltre portato alla luce un possibile terzo caso, risalente al 2022, quando la donna avrebbe partorito un altro bambino e successivamente soppresso il corpo.

Il GIP ha disposto per la giovane la custodia agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, accogliendo la richiesta della Procura.


Chi è la giovane e qual è il ruolo del fidanzato?

Il fidanzato della 25enne, coetaneo e anch’egli residente a Reggio Calabria, è indagato per favoreggiamento personale.
Dalle chat e dai messaggi acquisiti dagli inquirenti emerge che la coppia aveva già affrontato situazioni analoghe in passato, con forti disaccordi sulla volontà di tenere o meno i figli.

Nel 2022 – si legge nel fascicolo – la donna avrebbe partorito in segreto e poi soppresso il neonato, evento mai denunciato. Gli inquirenti ipotizzano che il compagno fosse a conoscenza dei fatti, ma non abbia mai informato le autorità.


Come sono stati scoperti i corpicini?

La terribile scoperta risale al luglio 2024, quando i genitori della ragazza, insospettiti da un cattivo odore proveniente dall’armadio della loro abitazione, hanno rinvenuto due piccoli corpi avvolti in una coperta.
Immediato l’allarme alla polizia e l’avvio delle indagini della Procura di Reggio Calabria e della Squadra Mobile.

Determinanti si sono rivelati anche gli accertamenti biologici condotti sul materiale organico sequestrato al Policlinico di Messina, dove la donna era stata ricoverata per un intervento di raschiamento: gli esami hanno confermato che i due neonati erano figli dell’indagata, nati vivi, e che la morte era avvenuta per soffocamento.


Cosa dicono le indagini e gli investigatori?

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Reggio Calabria, si sono concentrate sulle prove raccolte, sui tabulati telefonici e sulle conversazioni tra i due indagati.
Gli investigatori hanno inoltre eseguito perquisizioni con l’ausilio di cani molecolari e georadar nelle abitazioni della coppia e dei familiari, per cercare eventuali resti riconducibili al neonato del 2022.

I familiari della giovane si sono dichiarati completamente ignari di quanto accaduto. La madre della ragazza ha riferito agli inquirenti che la figlia, pochi giorni prima del ritrovamento, era stata ricoverata per una grave emorragia, senza mai ammettere una gravidanza.


Quali saranno i prossimi passi dell’inchiesta?

Il caso resta estremamente delicato. La giovane, assistita da un legale, si trova ai domiciliari, mentre il compagno è sotto indagine a piede libero.
Le analisi forensi e le perquisizioni in corso serviranno a chiarire l’esistenza del terzo neonato scomparso nel 2022 e le eventuali responsabilità del fidanzato.

La Procura di Reggio Calabria intende ora verificare il movente e le condizioni psicologiche della donna al momento dei fatti, mentre la comunità di Pellaro resta sconvolta da una vicenda che ha scosso l’intera provincia.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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