Rocco AmatoRocco Amato

La vacanza con gli amici trasformata in un mistero

La scomparsa di Rocco Amato, 28 anni, originario di Francolise, era diventata un caso già da domenica 23 novembre. Il giovane si trovava a Barcellona per una breve vacanza con gli amici quando, a un certo punto, di lui si sono perse completamente le tracce. Nessuna telefonata, nessun messaggio, nessun indizio. Solo silenzio, per tre giorni.

Mercoledì 26 novembre è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto leggere: Rocco è stato trovato morto. La conferma è arrivata dalle autorità spagnole, che hanno ricostruito una prima dinamica ancora tutta da verificare.


La caduta dal terzo piano e l’ipotesi dell’incidente

Secondo le prime informazioni fornite dai Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, il ragazzo sarebbe precipitato dal terzo piano di un hotel situato nel quartiere Eixample, zona centrale e molto frequentata della città.

La dinamica fornita dagli inquirenti, almeno per ora, porta verso l’ipotesi dell’incidente: Rocco Amato stava correndo, avrebbe inciampato in una siepe, perso l’equilibrio e sarebbe caduto nel parcheggio interno della struttura. Un volo che non gli ha lasciato scampo.

Una ricostruzione rapida, quasi chirurgica, ma che lascia emergere più domande che risposte.


Il corpo potrebbe essere stato spostato: l’ipotesi che apre nuovi scenari

Tra gli elementi al vaglio della polizia catalana ce n’è uno che sta facendo discutere: la posizione del cadavere.
Gli inquirenti non escludono che il corpo di Rocco, dopo la caduta, possa essere stato spostato da qualcuno. Un dettaglio che, se confermato, aprirebbe scenari completamente diversi da quelli dell’incidente e costringerebbe gli investigatori ad ampliare il raggio delle verifiche.

La salma, intanto, è stata sequestrata per consentire alla magistratura spagnola di chiarire ogni aspetto attraverso l’autopsia già disposta.


Le ultime ore del giovane e l’allarme lanciato dagli amici

Il comportamento di Rocco, nelle ore precedenti alla scomparsa, era stato giudicato “anomalo” dagli amici che erano con lui in vacanza. Proprio loro, non riuscendo a contattarlo in nessun modo, avevano lanciato l’allarme tramite social e gruppi locali, sperando che qualcuno l’avesse visto.

Il ritrovamento del corpo ha messo fine alle ricerche ma non ai dubbi:
perché Rocco stava correndo? Con chi era? Cosa è successo nei minuti immediatamente precedenti alla caduta?

Le risposte, adesso, dovranno arrivare dalle forze dell’ordine.


L’intervento del Consolato italiano e l’attesa della famiglia

Fin dai primi momenti, il Consolato generale d’Italia a Barcellona si è attivato per assistere la famiglia Amato, arrivata in Spagna subito dopo la notizia del ritrovamento. I genitori del giovane, ancora sconvolti, attendono ora che la salma venga restituita per poter riportare Rocco a casa e organizzare l’ultimo saluto.

Nel frattempo, Barcellona continua a indagare. E Francolise, il paese in cui Rocco era conosciuto e amato, si è fermato in un silenzio irreale.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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