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Ryan è un angelo, il mondo piange per lui: il piccolo estratto senza vita a Chefchaouen

Ryan non ce l’ha fatta. Il bambino è stato estratto nella serata del 5 febbraio dal pozzo dov’era precipitato quattro giorni fa ma secondo quanto riferito dai media statali marocchini è deceduto per le sue precarie condizioni.

Il re del Marocco ha chiamato i genitori per le condoglianze

Il re del Marocco ha chiamato i genitori del ragazzo per esprimere le sue condoglianze. Ryan era precipitato in un profondo pozzo vicino alla sua casa nel piccolo villaggio di Ighrane, a circa 60 miglia dalla città di Chefchaouen, martedì pomeriggio. Per giorni, mentre le telecamere si abbassavano negli scorci di speranza ben offerti – sebbene insanguinato, Ryan sembrava muoversi. Decine di migliaia di persone in tutto il mondo hanno vegliato per il bambino, pubblicando incoraggiamenti su Twitter sotto l’hashtag #SaveRayan.

I soccorritori avevano lavorato giorno e notte cercando di estrarre il ragazzo, prima scavando nel pozzo stesso e poi – quando temevano che le sue pareti potessero sgretolarsi su di lui – demolendo una gigantesca trincea accanto al pozzo fino a pochi metri da dove era bloccato. Nella serata di sabato si era diffusa la notizia che Ryan fosse stato estratto vivo. Purtroppo la vicenda si è conclusa in maniera analoga a quella del piccolo Alfredino Rampi, deceduto a Vermicino nel 1981 dopo essere sprofondato in un pozzo artesiano.

Giuseppe D'Alto
Giuseppe D'Alto
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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