Quali danni ha provocato il maltempo in Romagna?
Una notte di vento e pioggia che ha lasciato segni indelebili sulla costa romagnola. Milano Marittima e le province di Ravenna e Rimini sono state travolte da raffiche superiori ai 100 km/h e da una quantità impressionante di danni materiali: oltre 265 alberi abbattuti, auto distrutte e strade trasformate in torrenti impetuosi. Tra i testimoni di questa devastazione, Arrigo Sacchi, storico allenatore di calcio, racconta la paura vissuta in prima persona.
‘Un disastro vero’
“Un disastro, un disastro vero. Mai vista una cosa del genere” – confida Sacchi, visibilmente scosso. La notte tra sabato e domenica lo ha sorpreso mentre guardava le partite di Serie A in televisione insieme alla moglie Giovanna. “Poi mi sono addormentato – racconta – e sono stato svegliato dai tuoni e dal vento. Il primo pensiero è stato la paura. In pochi minuti sembrava che il cielo fosse crollato.”
Sacchi descrive lo spettacolo inquietante dei pini sradicati: “Sapevo che le radici erano superficiali, ma vederli cadere con tanta facilità è stato davvero impressionante. Mi ritengo fortunato se sono ancora vivo”. Solo con la luce del giorno è stato possibile rendersi conto dell’entità del disastro. Case danneggiate, macchine distrutte, allagamenti diffusi e decine di interventi da parte dei vigili del fuoco, che in 24 ore hanno effettuato oltre 120 operazioni di soccorso nella sola provincia di Rimini e più di 60 nel ravennate.
La tempesta ha lasciato dietro di sé anche evidenti disagi alla circolazione, sia stradale sia ferroviaria, e ha provocato momenti di paura tra i residenti e i turisti. Nonostante i danni, le spiagge della riviera sono state riaperte rapidamente, ma si sono registrate partenze anticipate e disdette da parte dei visitatori spaventati.
Perché i pini cadono così facilmente con le raffiche di vento?
Perché i pini sono così vulnerabili in queste circostanze? Gli esperti spiegano che le radici superficiali, unite al terreno spesso sabbioso della zona, rendono gli alberi facili da sradicare durante tempeste di forte intensità. La combinazione di vento e pioggia battente crea un effetto leva che provoca la caduta immediata delle piante più grandi.
Le previsioni meteo indicano che la pausa del maltempo potrebbe essere breve: a partire da mercoledì, l’ex uragano Erin porterà venti caldi e umidi direttamente dalle zone subtropicali, alimentando la possibilità di nuovi fenomeni estremi sulla costa adriatica. Le autorità locali invitano la popolazione a restare prudente e a seguire le indicazioni dei vigili del fuoco e della protezione civile.
‘La natura è più forte di noi’
Sacchi, da sempre legato alla Romagna e alle sue radici, riflette sull’imprevedibilità della natura: “È la nostra terra, è la mia terra. La natura comanda, è più forte di noi. Solo a volte ce ne dimentichiamo”. Il racconto del mister non è solo la testimonianza di una notte di terrore, ma anche un monito sulla forza della natura e sulla necessità di prepararsi a eventi estremi sempre più frequenti.
In mezzo al caos, l’attenzione resta sulla sicurezza delle persone e sul recupero delle aree colpite, con operai, volontari e autorità che lavorano senza sosta per ripristinare la normalità. Il maltempo ha mostrato la vulnerabilità della costa romagnola, ma anche la resilienza dei suoi abitanti, pronti a fronteggiare le sfide della natura.