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Sara Tommasi, tutti assolti al processo: non fu violenza sessuale, la reazione: ‘Volevo uscire da quel periodo nero’

Per i giudici della terza sezione penale del Tribunale di Salerno non ci fu violenza sessuale nei confronti di Sara Tommasi. Sono stati assolti con formula piena i 4 imputati che erano finiti alla sbarra dopo la denuncia della show girl che aveva raccontato agli inquirenti di essere stata convinta dall’ex manager a girare un film per adulti  “Confessioni private” all’ agriturismo Eliceto di Buccino, in provincia di Salerno.

Sara Tommasi denunciò di essere stata drogata e violentata per realizzare un film in un agriturismo

Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Elena Guarino, gli imputati realizzarono il film approfittando dello stato di inferiorità psichica della 41enne di Narni che agli inquirenti ha riferito di essere stata drogata e stuprata. Durante il processo sono state depositate una serie di perizie (tra cui una sulle parti intime di un attore) con i giudici che hanno stabilito che non ci fu violenza nei confronti di Sara Tommasi.

A processo erano finiti l’ex manager Federico De Vincenzo,  gli attori Fausto Zulli e Pino Igli Papali e il regista Max Bellocchio mentre il produttore, Giuseppe Matera, era stato condannato in primo grado a due anni e dieci mesi con la formula del rito abbreviato. La vicenda risale al 2012 con il processo che era iniziato nel 2013 ed è arrivato a sentenza, dopo diversi stop e sospensioni, nove anni dopo. Entro 90 giorni le motivazioni dei giudici. In questo lasso di tempo Sara Tommasi, al quale è stato riscontrato un disturbo bipolare, ha decisamente voltato pagina ed è convolata a nozze con il manager Antonio Orso.

Assolti l’ex manager, il registra e due attori, il produttore era stato condannato con rito abbreviato

“Prendo atto della sentenza e come cittadina italiana l’accetto pur non condividendola. Il mio unico fine, era uscire da quel periodo negativo (nel quale era inserito anche quell’episodio!) e, fortunatamente, ci sono riuscita, tant’è che non mi sono neanche costituita parte civile né farò appello” – ha affermato la starlette.

“Dopo il fatto, mi confrontai con la Procura della Repubblica di Salerno e denunciai la cosa! Ricordo che avevano raccolto molte prove ma – allo stesso tempo – mi resi anche conto di non essere in grado di reggere quello stress psicologico e, quindi, mi convinsi, come detto, a ritirare la denuncia. In quei pochi attimi di lucidità che avevo, interessava solo farmi aiutare e uscire da quel periodo nero e così feci”.

Sara Tommasi: ‘Ritirai la denuncia perché mi resi conto di non reggere lo stress, avevamo raccolto molte prove’

Sara Tommasi ha ricordato anche il prezioso supporto della madre, morta di recente. “Mi affidai a mia madre che mi diede tutto il supporto di cui necessitavo. Poi lei si ammalò! Fortunatamente ho poi incontrato mio marito che – con tanta pazienza – ha raccolto i pezzi e, giorno per giorno, sta ricostruendo il puzzle”.

La show girl: ‘Dal bipolarismo non si guarisce mai’

Un ultimo passaggio sul disturbo con il quale convive da tempo. “Dal bipolarismo non si guarisce mai del tutto ma si può vivere una vita normale col tempo! All’inizio però occorrono farmaci, professionisti e tanto amore! Ma assolutamente essere positivi e pensare che si può uscire da quel mondo fatto di depressione e buio. Ora sono una donna nuova, cambiata”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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