Senigallia, padre tenta di evitare il suicidio del figlio: muoiono entrambi investiti da treno merci

Una lite con il padre per una richiesta non esaudita e la fuga verso la ferrovia per togliersi la vita. Due vite spezzate in pochi minuti a Senigallia, in provincia di Ancona, per una tragedia familiare che ha sconvolto l’intera comunità.

Il tragico gesto del 26enne dopo una discussione con il genitore che ha tentato disperatamente di salvarlo

Stefano Pannucci, 63 anni, ha perso la vita nel tentativo di evitare il suicidio del figlio, Claudio di 26 anni che ha scavalcato la recinzione della stazione e si è diretto verso i binari. Entrambi sono stati investiti da un treno merci in transito. La famiglia, di origine umbra, trascorreva da tempo le vacanze nella località marchigiana in un’abitazione nei pressi della ferrovia. Il giovane pare soffrisse di problemi psicologici e che avesse già minacciato di togliersi la vita.

La tragedia sotto gli occhi della madre del ragazzo che ha avvertito un malore

Sembra che alcune ore prima era stato visto vicino agli scogli con il mare in burrasca con la madre, preoccupata, che l’aveva raggiunto e riportato a casa. Nella serata di mercoledì 17 agosto non ha potuto far nulla. La donna ha avvertito un malore dopo aver visto Claudio e l’ex marito travolti dal treno all’altezza del lungomare Mameli. 

Il 26enne viveva con la madre a Perugia mentre Stefano Pannucci, separato da tempo dalla moglie, era residente a Valfabrica. pochi giorni prima della tragedia avevano raggiunto l’abitazione di Senigallia per le vacanze. Il treno merci, proveniente da Bologna, è stato messo sotto sequestro.