Simona CinàSimona Cinà

Simona Cinà, la pallavolista morta in piscina: la famiglia chiede verità

Aveva solo 20 anni, Simona Cinà. Una vita sportiva, vissuta tra pallavolo, surf e acqua, il suo ambiente naturale. Eppure è proprio in una piscina che la giovane atleta ha perso la vita, nella notte tra il 1° e il 2 agosto, durante una festa di laurea in una villa a Bagheria, nel Palermitano.

La tragedia durante una festa di laurea a Bagheria

Simona partecipava a un party con altri 80 ragazzi. Il ritrovamento del corpo senza vita è avvenuto attorno alle 4:10 del mattino, quasi un’ora dopo che, secondo alcune testimonianze, era stata vista viva per l’ultima volta. Nessuno, durante quei drammatici minuti, ha avvisato i genitori. A chiamare per avere notizie, è stata la madre, Giusy Corleone. Ora la famiglia chiede chiarezza: “Era un pesce nell’acqua, non poteva annegare così”, ripetono i genitori e i fratelli Roberta e Gabriele.

Le domande senza risposta dei familiari

“Cosa è successo a nostra figlia?” chiedono i genitori, assistiti dall’avvocato Gabriele Giambrone. “La piscina era pulita, non c’era traccia di alcol, eppure l’invito parlava di open bar. Nessuno ci ha avvertiti, nessuno ci ha spiegato”.

Roberta, gemella di Simona Cinà, riferisce che al loro arrivo “i ragazzi erano bagnati e in silenzio. Non abbiamo trovato nemmeno i vestiti di Simona, solo le scarpe. E niente torta, niente video della festa, tranne due filmati in cui appare sorridente, viva, con una camicia verde e un bicchiere in mano”.

La famiglia non accusa nessuno apertamente, ma solleva dubbi su eventuali sostanze alteranti. “Forse qualcuno ha messo qualcosa nel suo bicchiere – ipotizzano – ma Simona era controllata, salutista, le società sportive le chiedevano certificati medici regolari”.

L’autopsia e le indagini in corso sul decesso

Sarà l’autopsia, disposta dalla Procura di Termini Imerese, a fornire risposte più precise. Il fascicolo aperto ipotizza al momento l’omicidio colposo, anche se l’ipotesi prevalente è quella di un malore o di un incidente senza responsabilità dirette. Tuttavia, resta da chiarire come sia possibile che nessuno si sia accorto dell’accaduto per quasi un’ora.

I carabinieri di Bagheria stanno analizzando il lasso di tempo tra le 3:20 – quando Simona fu vista ballare vicino alla consolle del dj – e le 4:10, ora della chiamata al 112. I video finora recuperati sono pochissimi, e l’assenza di materiale fotografico o filmato della festa alimenta le perplessità.

“Vogliamo solo sapere perché è morta – ripetono i familiari – Simona non era una sprovveduta. L’acqua era il suo mondo, non poteva finire così.”

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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