Stalking violento per una 19enne a MiranoStalking violento per una 19enne a Mirano

Dalle forbici alle minacce di morte, la spirale di violenza contro l’ex

Le cronache di Mirano (Venezia) si tingono di giallo con la storia di un 19enne ferrarese finito nelle maglie del “codice rosso”, la procedura d’urgenza per maltrattamenti, abusi e stalking introdotta nel 2019. Per giorni il ragazzo ha invaso di messaggi minatori la sua ex in un’escalation che va dal controllo del cellulare alle botte, fino alle minacce di morte con forbici in pugno.

Primo episodio: schiaffi, calci e forbici

Tutto è cominciato sabato scorso quando il giovane ha convinto la 18enne a incontrarlo con una scusa. Le ha sottratto il telefono, l’ha perquisita tra le chat e, ad ogni nome non gradito, l’ha aggredita con schiaffi e calci. In preda a gelosia, l’ha puntata con un paio di forbici, costringendola a bloccare gli amici uno a uno.

La fuga, l’arresto e la scarcerazione

Soccorsa dai familiari, la vittima ha chiamato i carabinieri che hanno denunciato il 19enne per porto d’arma impropria ma poi lo hanno rilasciato. Non pago, l’indomani il giovane ha tempestato di minacce la madre della ragazza e, entrando in casa, ha ucciso un roditore domestico per vendetta. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, è stato nuovamente rimesso in libertà con l’obbligo di firma a Ferrara.

La lista in stile Turetta

“Cose da comprare: scotch, sacchi neri, coltelli, mappa, soldi in contanti per la benzina”. È la raccapricciante lista pubblicata dal 19enne. L’elenco è redatto sulla falsariga di quello scritto dall’assassino di Giulia Cecchettin. “Turetta esempio modello”, aggiunge il 19enne, per togliere ogni dubbio.

Agghiaccianti anche i messaggi inviati alla madre della 18enne: “Volevo tanto ucciderla, ma sono troppo buono”, scrive riferendosi all’aggressione contro la figlia. “Dovrebbero farmi papa. Una figlia come la tua andrebbe uccisa a mani nude, non come quelle povere donne che non se li meritano. Lei merita tutto”.

Nuovo allarme: lui libero, lei in una struttura protetta

Dopo aver sferrato l’ennesimo attacco via social e aver diffuso i numeri di telefono della ex e dei suoi cari, il 19enne è fuggito a Civitavecchia, dove vive un’altra sua ex che l’aveva denunciato per violenza. Nel frattempo la giovane ferita, trasferita in una struttura protetta, attende misure di custodia cautelare più incisive.

La Procura valuta la misura cautelare

La Procura potrebbe disporre divieto di avvicinamento o custodia in carcere. La priorità è mettere finalmente in sicurezza la vittima e interrompere questa spirale di paura, tra notti passate a tremare e appelli disperati della famiglia.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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