Fumata bianca nel pomeriggio dell'8 maggio 2025Fumata bianca nel pomeriggio dell'8 maggio 2025

Una folla commossa accoglie l’annuncio: eletto il 267esimo Pontefice della Chiesa cattolica

Alle 18:07 in punto, il comignolo della Cappella Sistina ha liberato nell’aria la tanto attesa fumata bianca: la Chiesa cattolica ha un nuovo Papa, il 267esimo nella storia. È il momento che milioni di fedeli attendevano con il fiato sospeso. Il cielo su Roma ha visto levarsi un fumo bianco e deciso, accompagnato immediatamente dal festoso suono delle campane della Basilica di San Pietro. Un segnale inequivocabile: il Conclave ha raggiunto la sua decisione.

Su Rai 1 l’annuncio è arrivato nel corso de La Vita in diretta mentre si parlava dei biscotti dedicati al cardinale Parolin, tra i papabili alla successione di Papa Francesco. Alberto Matano ha ceduto immediatamente la linea al Tg1 mentre si levava il boato della piazza.

Piazza San Pietro esplode in un abbraccio collettivo

Oltre 45 mila persone erano presenti in Piazza San Pietro quando è arrivata la notizia. Un applauso corale ha avvolto l’intera piazza, mentre decine di bandiere di ogni Paese ondeggiavano nell’aria. Tanti hanno alzato i telefoni per filmare il momento, tra lacrime, sorrisi e preghiere.

Il cartello “Viva il Papa” campeggiava tra la folla. Giovani e anziani, pellegrini e curiosi, tutti con lo sguardo rivolto al balcone centrale della basilica, in attesa dell’“Habemus Papam”, la formula che annuncerà al mondo il nome del nuovo Santo Padre.

Quattro scrutini in poco più di 24 ore: elezione rapida come nel 2005

Il conclave si è aperto nel pomeriggio di ieri e, dopo quattro votazioni, si è arrivati all’elezione del nuovo Pontefice. Un tempo rapido, in linea con precedenti celebri: anche Papa Giovanni Paolo IAlbino Luciani (1978) e Benedetto XVI Ratzinger (2005) furono eletti al quarto scrutinio. Papa Francesco, invece, richiese un quinto voto nel conclave del 2013.

Tra i conclavi più rapidi della storia moderna si ricordano quello del 1878 (Papa Leone XIII) e quello del 1939 (Pio XII), entrambi chiusi in tre votazioni. Il più lungo rimane quello del 1922, durato cinque giorni e 14 scrutini per eleggere Papa Pio XI.

In attesa del nome: occhi puntati sul balcone

La fumata bianca è durata oltre dieci minuti, un segnale chiaro che ha dissolto ogni dubbio. Ora tutti attendono il momento decisivo: l’apparizione del Cardinale Protodiacono che pronuncerà le parole “Annuntio vobis gaudium magnum” e presenterà il nuovo Papa al mondo.

L’aria in Piazza San Pietro è carica di emozione e speranza. Per la Chiesa cattolica comincia un nuovo capitolo.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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