Investimenti in oro, quando conviene comprare
26 Gennaio 2022 - 7:53
Vittorio Cecchi Gori, le sue condizioni dopo il ricovero al Gemelli per complicazioni legate al Covid
26 Gennaio 2022 - 12:42
Investimenti in oro, quando conviene comprare
26 Gennaio 2022 - 7:53
Vittorio Cecchi Gori, le sue condizioni dopo il ricovero al Gemelli per complicazioni legate al Covid
26 Gennaio 2022 - 12:42

Strage familiare a Licata per la divisione dei terreni: uccide il fratello, la cognata, due nipoti e si spara

Strage familiare a Licata, in provincia di Agrigento, per questioni legate alla divisione di alcuni terreni dove si coltivano carciofi. La tragedia si è consumata in via Riesi con il 48enne Angelo Tardino che ha sparato con una Beretta calibro 9 e ucciso il fratello Diego Tardino (classe 1977), la cognata, Alexandra Angela Ballacchino (classe 1982), e due nipoti, Alessia di 11 anni e Vincenzo di 15 anni.

L’uomo ha ucciso anche i nipoti di 11 e 15 anni

La mattanza si è consumata al culmine dell’ennesima lite tra fratelli in contrada Safarello nella mattinata di mercoledì 26 gennaio. L’uomo poi si è dato alla fuga mentre la moglie ha lanciato l’allarme allertando i carabinieri della compagnia di Licata. Dopo una lunga trattativa sembrava pronto a costituirsi ma, mentre era al telefono con gli uomini dell’Arma, si è sentito esplodere un colpo. I militari l’hanno rinvenuto in fin di vita.

É stato immediatamente trasportato in elisoccorso all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, è stata dichiarata la morte cerebrale. Sul luogo della strage la pm Paola Vetro e il medico legale. Le indagini sono coordinate dal Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio.

Il 48enne Angelo Tardino si è dato alla fuga e poi si è sparato mentre era al telefono con i carabinieri

Secondo una prima ricostruzione l’uomo disponeva di regolare porto d’armi e possedeva un fucile da caccia e due pistole. “Un evento drammatico perché ha sterminato non solo la famiglia del fratello, ma ha rovinato anche la sua. Nessuna motivazione può giustificare quanto accaduto. Da quello che mi risulta anche l’assassino ha dei bambini. Famiglie di agricoltori che non avevano problemi economici, ma pare che vi fossero diatribe legate ai confini delle loro proprietà, che riguardano l’agricoltura” – ha riferito il sindaco Pino Galanti che nelle prossime ore proclamerà il lutto cittadino al Licata.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *