Dragos  Gheormescu e Tatiana TramacereDragos  Gheormescu e Tatiana Tramacere

Inseparabili dal salvataggio del gattino

Nessuna fuga, nessun rapimento: una scelta personale non comunicata a familiari e amici che ha poi innescato un allarme pubblico ed ha tenuto per giorni Nardò e l’Italia con il fiato sospeso. Tatiana Tramacere, 27 anni, si era allontanata volontariamente dopo avere deciso di trascorrere alcuni giorni a casa di Dragos Ioan Gheormescu.

Il legame tra loro è nato un mese prima della scomparsa. Avevano trovato e salvato insieme un gattino randagio nel parco. Da quel momento i due non avevano più smesso di vedersi.

Proprio quel cucciolo – racconta Dragos davanti ai giornalisti – è stato la molla del loro ultimo incontro, il 24 novembre:
«Mi ha chiesto come stava il gatto. Le ho detto di salire da me, di vederlo. Stavamo bene, eravamo innamorati. Da quella sera non è più andata via».


La convivenza segreta e la richiesta del silenzio

Secondo il 30enne, non ci sarebbe stata fuga, ma una scelta condivisa:
«Volevamo solo stare insieme. Mi ha chiesto di non dire nulla a nessuno, né amici né famiglia. Solo dopo ci siamo resi conto che la situazione era sfuggita di mano».

La decisione di tacere e la mancanza di contatti con tutti hanno portato al coinvolgimento delle forze dell’ordine e all’allarme rimbalzato sui media locali e nazionali.


L’incontro con gli investigatori e le scuse pubbliche

Dragos ha riferito tutto ai carabinieri in un confronto durato tre ore:
«Il sentimento ci ha accecati. Non abbiamo capito le conseguenze pubbliche delle nostre scelte. Volevo solo proteggerla nel suo desiderio di cambiare vita».

Prima di rientrare in casa ha chiesto scusa «a tutti», definendosi «profondamente rammaricato».


Chi è Tatiana: amore, libri e un bisogno di ricominciare

Dai profili social emerge una giovane donna riservata, appassionata di letteratura romantica, con un forte desiderio – mai nascosto – di cambiare prospettiva e ritmo di vita.

Il gattino salvato, divenuto simbolo di un incontro e di una scelta sentimentale, resta il filo rosso che lega l’intera vicenda: non una fuga, ma un amore nato da un atto di cura.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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