Un violento nubifragio si è abbattuto su Milano nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 luglio. “L’apocalisse”, “la fine del mondo”, “mai vista una cosa del genere” scrivono terrorizzati alcuni cittadini su Twitter segnalando che la corrente elettrica è saltata in diversi punti della città.
Un violento nubifragio si è abbattuto su Milano alle 4 del mattino, fulmini e vento forte: cadono alberi
Il nubifragio si è abbattuto sul capoluogo lombardo intorno alle 4 ed è stato preceduto da scariche continue di fulmini che hanno illuminato a giorno la metropoli. Un fenomeno accompagnato, in alcune zone, anche da grandinate con improvvise folate di vento, simili a downburst.
La pioggia in città è stata breve ma molto intensa e le previsioni indicano la possibilità di nuove precipitazioni. Numerose le chiamate ai Vigili del fuoco. La tempesta ha colpito Milano e una buona parte della Brianza e della zona settentrionale della Lombardia. Su Twitter i residenti hanno raccontato di essere stati svegliati dalla bomba d’acqua che si è abbattuta dalla città.
Paura e notte insonne: ‘Grandine grande come palline da tennis’, situazione delicata anche in Brianza: treno bloccato
Per molti è stata una notte insonne. “Albero sradicato in via Domenichino, follia” – ha scritto un utente sul social di Elon Musk. “03:58-04:08, 10 minuti di terrore in balia di vento di una forza indescrivibile, grandine probabilmente grande come palle da tennis”.
Un treno con 140 passeggeri è rimasto bloccato in Brianza per la caduta di un albero. Al risveglio la conta dei danni che si teme siano ingenti.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
