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Mio figlio è ancora scosso per l’accaduto“. Così il papà del bimbo minacciato da una ventina di bulli (alcuni con spranghe) a Cava de’ Tirreni perché indossava una mascherina della Salernitana ed una maglietta nera con la scritta che riconduceva alla squadra granata.

Il 12enne era con i genitori in un negozio di Cava de’ Tirreni quando è stato minacciato da un gruppo di bulli

Il piccolo tifoso granata si trovava all’interno di un negozio con i genitori ed è stato in pratica costretto a denudarsi per evitare guai peggiori. Dopo la ricostruzione social della zia salernitana che vive da anni nella città metelliana, Camillo Melchiorre ha spiegato a Le Cronache che, nonostante la situazione di forte tensione, è riuscito a mantenere la calma ed a gestire la situazione nel migliore dei modi.

“Dovevo tutelare mio figlio dopo quanto accaduto” – ha aggiunto precisando che la moglie ha telefonato più volte alle forze dell’ordine per chiedere un intervento immediato. “Purtroppo sono giunte con grandissimo ritardo” – ha aggiunto il papà del dodicenne che ha aggiunto che non è la prima volta si verificano degli episodi del genere nella città dei portici. “Abbiamo sempre mostrato grande rispetto per la città pur vestendo i colori granata” – ha evidenziato Camillo Melchiorre che ha auspicato che l’amministrazione comunale e la Cavese prendano le distanze da chi offusca l’immagine della città.

Il papà del giovane tifoso: ‘Le forze dell’ordine sono intervenute in grande ritardo’

Non è tardata ad arrivare la risposta del sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli. “Provo un grande dispiacere per quello che è accaduto al giovane tifoso della Salernitana. Sono cose inqualificabili e non appartengono al senso di accoglienza e civiltà della comunità di Cava de’ Tirreni.

Purtroppo in ogni città ci sono gruppi di facinorosi che intendono in maniera sbagliata il tifo o più in generale l’orgoglio della propria città. I cavesi sono tutti dispiaciuti per l’episodio e rappresento il loro sentimento” – ha spiegato il primo cittadino a Telecolore.

Il sindaco di Cava de’ Tirreni invita la famiglia Melchiorre al comune: ‘Con la maglia della Salernitana’

“Mi farebbe piacere avere qui al comune questo giovanotto e la sua famiglia per fargli vedere quanta storia e quanta cultura è proprio della nostra città. Credo che i gruppi ultras poco abbiano a che fare con questo episodio ed i fatti sono convinto che l’accerteranno. Con la ripresa della movida si sono registrati comportamenti di inciviltà e vandalismo da parte di giovanissimi che abusano di sostanze alcoliche. Questa è una strada sbagliata e istituzioni e famiglie devono intervenire per comprendere il disagio di questi ragazzi”.

Servalli ha precisato che aspetta il 12enne al comune di Cava de’ Tirreni con la maglia della Salernitana. Il figlio di Camillo Melchiorre ha ricevuto la solidarietà anche del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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