Lara De CassanLara De Cassan

Una vacanza di famiglia si trasforma in tragedia

Quella che avrebbe dovuto essere una spensierata vacanza in famiglia a Sharm el-Sheikh, nel sud della penisola del Sinai, si è trasformata in un dramma che ha sconvolto non solo la famiglia, ma l’intera comunità di Livinallongo del Co. Lunedì pomeriggio, durante un’immersione nel Mar Rosso, Lara De Cassan, 37 anni, albergatrice di Arabba e madre di tre bambini, ha accusato un malore improvviso che le è stato fatale.

La notizia della morte di Lara ha raggiunto la famiglia nelle loro abitazioni di Arabba, suscitando dolore e sgomento tra i genitori Bellino ed Elia Crepaz, i fratelli Luca e Serena e l’intera comunità locale. «A nome dei nostri concittadini – dichiara il sindaco di Livinallongo del Col di Lana, Oscar Nagler – esprimo la vicinanza più sentita e affettuosa a tutti i parenti e amici di Lara. Siamo profondamente scossi».


La famiglia De Cassan: una storia di passione e ospitalità

Lara rappresentava la terza generazione di albergatori della famiglia De Cassan. I nonni, Gottardo e Marcella, avevano avviato l’albergo Malita negli anni Sessanta, mentre i genitori Bellino ed Elia hanno continuato a coltivare l’attività turistica locale. Lara, insieme al marito Simon Grones, gestiva dal 2014 il garnì Bed & Breakfast Serena in località Precumon di Arabba, una struttura che mantiene lo spirito autentico delle origini, arricchito da un tocco personale e moderno.

«Lara e Simon hanno sempre accolto gli ospiti con calore, passione e professionalità – sottolinea un collega albergatore – Era impossibile non sentirsi parte di una grande famiglia soggiornando al Serena». La struttura offriva esperienze di soggiorno uniche, tra colazioni preparate a mano e consigli personalizzati per scoprire le Dolomiti.


Il malore durante l’immersione nel Mar Rosso

Lara e la famiglia si erano recati a Sharm el-Sheikh per un periodo di relax dopo la stagione estiva, in concomitanza con il ponte di Ognissanti, che permetteva ai più piccoli di assentarsi dalla scuola. La zona, grazie alle temperature miti, è perfetta per sport acquatici come windsurf, canottaggio, snorkeling e immersioni subacquee.

Secondo le prime informazioni, durante un’immersione nel Mar Rosso, Lara avrebbe avvertito un malore improvviso. I soccorsi locali sono intervenuti immediatamente, ma purtroppo ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile. Il dramma ha lasciato sconvolti marito e figli, che erano presenti durante l’escursione in acqua.


Una comunità in lutto e pratiche burocratiche

Il lutto si è esteso rapidamente oltre la famiglia. In queste ore, parenti e amici si stanno confrontando con le pratiche burocratiche necessarie per il rientro della salma in Italia. La comunità fodoma si è stretta attorno ai familiari, offrendo supporto logistico e morale.

«Siamo di fronte a un lutto che diffonde un profondo dolore – continua il sindaco Nagler – e per il quale è difficile trovare parole. La nostra comunità sarà accanto alla famiglia in ogni fase». I colleghi albergatori, gli insegnanti dei figli e le associazioni del territorio hanno espresso vicinanza e cordoglio.


Il ricordo di Lara: una vita dedicata agli altri

Lara De Cassan lascia un vuoto immenso. Moglie devota, madre premurosa e albergatrice appassionata, aveva saputo portare innovazione e calore umano nella gestione del garnì Serena, rendendo ogni ospite parte integrante della sua famiglia. Simon Grones, marito e compagno di vita, gestiva insieme a lei la struttura e coordinava anche le attività sportive per i turisti, tra cui lezioni di sci e snowboard.

Il funerale sarà programmato nei prossimi giorni. L’intera comunità di Livinallongo del Col di Lana e Arabba si prepara a dare l’ultimo saluto a una donna che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di chi l’ha conosciuta.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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