Resti carbonizzati dell’ultraleggero precipitato a Brescia sulla SP19, Corda MolleL'ultraleggero è precipitato sul raccordo autrostradale Corda Molle

Cosa è successo sull’asse Corda Molle? Ultraleggero caduto a Brescia, due morti

Un ultraleggero è precipitato intorno alle 12:00 di martedì 22 luglio sulla strada provinciale SP19 tra Flero e Azzano Mella, nel Bresciano. Il velivolo ha preso fuoco dopo l’impatto con l’asfalto, uccidendo sul colpo i due occupanti. I loro corpi sono stati recuperati carbonizzati all’interno del relitto. Al momento le autorità non escludono il guasto meccanico come causa principale.


Dove è caduto l’ultraleggero a Brescia?

L’incidente è avvenuto intorno alle 12:00 lungo il tratto Fenili Belasi della SP19, noto anche come “Corda Molle”, che collega le autostrade A4 e A21. Il traffico è stato bloccato in entrambe le direzioni e l’ingresso da Azzano Mella verso Milano è stato chiuso per ore.


Chi sono le vittime dell’incidente aereo?

Secondo quanto comunicato dai soccorritori, a bordo del velivolo c’erano un uomo e una donna. Entrambi sono morti carbonizzati. Al momento non sono ancora stati identificati poiché i corpi sono irriconoscibili. Sono in corso gli esami autoptici e i rilievi tecnici per risalire all’identità delle vittime e al punto di decollo dell’aereo.


Cosa sappiamo sull’ultraleggero Skyleader precipitato

Il velivolo coinvolto è un ultraleggero Skyleader, un modello di aereo leggero per uso sportivo e turistico. Si tratta di un velivolo biposto molto utilizzato per voli di diporto. Secondo i primi accertamenti, l’ultraleggero si è incendiato subito dopo l’impatto, non lasciando scampo ai passeggeri.


Coinvolti due automobilisti

Il velivolo si è incendiato subito dopo lo schianto, non lasciando scampo agli occupanti. L’urto con l’asfalto ha generato un’esplosione e una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza. Diversi automobilisti hanno assistito in diretta alla tragedia.

Due automobilisti sono rimasti coinvolti indirettamente: i loro veicoli hanno attraversato le fiamme subito dopo l’impatto del velivolo. Fortunatamente entrambi sono sopravvissuti. Un 56enne è stato trasportato in codice verde alla Poliambulanza di Brescia, mentre un 49enne è stato valutato sul posto e non ha avuto bisogno di ricovero.

“Ho visto l’ultraleggero in volo poi all’improvviso, senza capire da dove venisse, mi sono visto una fiammata davanti al furgone, l’ho attraversata perché non sono riuscito a frenare”. – ha raccontato un automobilista al Giornale di Brescia.

I soccorsi

Sul luogo dell’incidente sono accorsi l’elisoccorso, un’auto infermieristica, un’ambulanza e numerosi mezzi dei vigili del fuoco, oltre a carabinieri e polizia stradale. I soccorritori hanno trovato l’aereo completamente avvolto dalle fiamme, con i due occupanti intrappolati all’interno della cabina. Nonostante la rapidità dell’intervento, non c’è stato nulla da fare.

L’Agenzia regionale emergenza urgenza (AREU) ha confermato che la chiamata di emergenza è partita pochi istanti dopo il disastro, e che il coordinamento dei soccorsi ha permesso di isolare rapidamente la zona per permettere le operazioni di spegnimento e le prime indagini.


Quali sono le ipotesi sulle cause?

Sarà quasi certamente aperto un fascicolo d’inchiesta (affidato alla procura di Brescia) e disposti gli accertamenti, partendo dall’analisi dei resti del veicolo, per ricostruire la dinamica dell’incidente ed individuare i motivi che hanno determinato lo schianto.

Al momento, non si esclude alcuna ipotesi: un’avaria meccanica, un errore umano o un improvviso malore del pilota. Sono in corso indagini tecniche e balistiche per chiarire la dinamica. Al momento l’ipotesi più accreditata è quella di un guasto meccanico o errore di manovra durante la fase di volo. Non si esclude anche un malore del pilota. La Direzione Aeroportuale Lombarda ha aperto un’inchiesta ufficiale.

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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