Il Generale Roberto Vannacci torna a far discutere per le esternazioni rilasciate sull’omosessualità a Fanpage.
Roberto Vannacci: ‘Se avessi un figlio gay cercherei di orientarlo verso l’eterosessualità
“Se avessi un figlio gay non avrei alcun problema, lo supporterei nelle sue attitudini… Orientamenti grazie per la correzione. Il dovere dei genitori è supportare i figli e non imporre ai figli quello che vogliamo noi. Le dico anche un’altra cosa, nei limiti del possibile cercherei di orientarlo verso l’eterosessualità perché sono convinto che il gene dell’omosessualità, per quanto lo stiano cercando, non l’hanno ancora trovato e molto dipende dal condizionamento sociale”- ha affermato l’autore del libro Il mondo al contrario.
“Orientandolo nelle sue amicizie, nei luoghi che frequenta e cercando di seguire la sua educazione si possa esercitare una certa influenza sui propri figli. Se una persona dovesse frequentare quasi esclusivamente dei posti dove la grande maggioranza è omosessuale sarebbe influenzato da questo così come se vedesse film e trasmissioni dove la maggioranza degli attori è gay potrebbe essere influenzato da questi comportamenti”. Le parole del generale Vannacci hanno inevitabilmente fatto discutere.
‘Se frequenta luoghi dove la grande maggioranza è omosessuale potrebbe essere influenzato’
”Parlare di orientamento all’eterosessualità è a dir poco aberrante: nessuno mai dovrebbe essere costretto in nessuna forma o modalità ad essere ciò che non è. Le parole di Vannacci trasmettono un giudizio di superiorità di un orientamento sessuale rispetto ad un altro e ciò non è solo inaccettabile ma anche antiscientifico. L’Oms definisce infatti l’omosessualità come una variante naturale della sessualità umana”. Così in una nota il Ivan Scalfarotto, Senatore di Italia Viva – Il Centro – Renew Europe, commentando le parole del generale.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
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