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Virus Ebola, scatta l’emergenza sanitaria internazionale in Congo: 676 morti dall’inizio dell’epidemia

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo come “emergenza sanitaria di portata internazionale“.

Virus Ebola, nuovo allarme dopo il caso del predicatore evangelico a Goma

L’epidemia  di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo orientale, la seconda più mortale mai registrata, è stata in gran parte contenuta in alcune aeree, ma questa settimana è stato diagnosticato il virus ad un paziente nella capitale Goma, il primo caso in un importante centro urbano.

Si tratterebbe di un predicatore evangelico che si è recato a Goma da Butembo, una delle città più colpite dall’Ebola. Secondo quanto riferito dai media locali l’uomo aveva toccato diversi pazienti colpiti dal virus a Butembo e nascosto la sua identità per sfuggire alle proiezioni di salute mentre si trovava a Goma.

Virus Ebola, come si trasmette

Il virus Ebola è altamente contagioso e ha una mortalità media di circa il 50%. Viene trasmesso agli esseri umani da animali selvatici e si diffonde tra le persone attraverso il contatto ravvicinato con il sangue, i fluidi corporei, le secrezioni o gli organi di una persona infetta.  A un anno dall’inizio dell’epidemia nel Nord Kivu, ci sono stati 2.512 casi di malattia e 676 morti, molti dei quali sono stati confermati.

Questo è il secondo più grande focolaio di Ebola, dopo l’ epidemia dell’Africa occidentale, con 28.616 casi di malattia e 11.310 morti  in Guinea, Liberia e Sierra Leone tra il 2014 e il 2016. L’OMS non è solo allarmata per l’arrivo del virus in Uganda e al confine con il Ruanda, ma anche per il riacutizzarsi di nuovo a Beni. “L’espansione geografica è ora di 500 km” – ha affermato il professor Robert Steffen.

 

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