Stefano De Martino e Gerry ScottiStefano De Martino e Gerry Scotti

Gerry Scotti punzecchia e ammira Stefano De Martino: cosa è successo?

Un duello televisivo che ricorda leggendarie rivalità sportive. Come Coppi e Bartali o Borg e McEnroe o magari Mina-Milva per non discostarsi dal mondo dello spettacolo. Negli ultimi due mesi, Gerry Scotti non ha nascosto la sua vena provocatoria, lanciando frecciatine ad Affari Tuoi e, indirettamente, anche a Stefano De Martino. “A La Ruota della Fortuna si vincono soldi per merito, altrove li regalano”, aveva detto il conduttore di Mediaset, accennando al meccanismo dei giochi televisivi.

L’ex ballerino ha prima incassato senza batter ciglio, ma poi ha iniziato a stuzzicare il conduttore de La Ruota della Fortuna. Nonostante queste schermaglie, oggi Scotti cambia tono, e lo fa con eleganza. Durante una chiacchierata al Festival dello Spettacolo con Aldo Vitali, direttore di Tv Sorrisi e Canzoni, Gerry ha speso parole lusinghiere per De Martino: “Voglio rendere onore a Stefano De Martino, il mio avversario giovanissimo: perché mettiamo assieme le componenti sociali e regionali, di età, facciamo qualcosa che non accadeva da trent’anni.”


Come Gerry Scotti descrive il successo della nuova tv leggera

Il conduttore di Canale 5 racconta un gesto semplice ma simbolico: “Porto fuori il cane all’ora in cui va in onda il programma e vedo cosa guardano le persone nei piani terreni: uno segue De Martino, l’altro me, e penso ‘vai, siamo 1-1’. Mi rendo conto che la partita è bella. Sbirciando da fuori vedo che seguono un po’ l’uno e un po’ l’altro.” – afferma ricordando che una sfida così in tv non si vedeva da 30 anni.

Questa osservazione diventa il filo conduttore della sua analisi sul pubblico: la loro televisione non è solo intrattenimento, è uno specchio dell’Italia di oggi, che unisce giovani e anziani, nord e sud, social e tradizione.


La Ruota della Fortuna domina la prima serata: numeri da record

Gerry Scotti sottolinea l’importanza del suo storico programma: “Il 27% di share de La Ruota della Fortuna è una roba d’altri tempi. Vi assicuro che non l’ho mai dato per scontato.”

La trasmissione, secondo il conduttore, è diventata un fenomeno nazionale: “Pensavo che la mia avventura con La Ruota della Fortuna finisse con le 40 puntate speciali di omaggio a Mike, e invece Mike mi ha dato una mano da lassù e ora chissà quanto andremo avanti.”

Con numeri che sfiorano il 50% di share sommando il pubblico di Scotti e De Martino, il risultato è impressionante e difficilmente replicabile: una prima serata che unisce milioni di italiani in un’esperienza condivisa di intrattenimento leggero, popolare ma di qualità.


Gerry Scotti e Stefano De Martino: una nuova era della tv per le famiglie

L’epicità di questo scenario non è solo nei numeri, ma nell’idea di televisione che rappresenta: una tv che mette insieme pubblico di ogni età e provenienza, riuscendo a essere nazionale e inclusiva. Gerry Scotti lo definisce chiaramente: “Sommando i miei ascoltatori e i suoi abbiamo più di 11 milioni di italiani tutte le sere che scelgono questa tv leggera, nazionalpopolare, fatta per la famiglia. È la nuova tv fatta per gli italiani. Spero che duri: è la nuova prima serata.”

In fondo, la “sfida” con Stefano De Martino non è una competizione tra conduttori, ma un segnale di rinascita della televisione italiana: capace di parlare a tutti, di intrattenere senza cadere nel banale e di creare un fenomeno che dura da decenni, ma che oggi raggiunge picchi storici.


Tra provocazioni e riconoscimenti: la strategia di Gerry Scotti

Dalle frecciatine iniziali alle parole di elogio, Gerry Scotti mostra un percorso di maturazione mediatica e personale. La tv leggera può ancora essere un grande spettacolo, e il conduttore lo sa bene: sa provocare, sa divertire, ma sa anche riconoscere il merito quando qualcuno – come Stefano De Martino – contribuisce a scrivere una pagina nuova per la televisione italiana.

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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