Un ricordo che nasce dal sangue delle sorelle Mirabal
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre, affonda le sue radici nella tragedia delle sorelle Mirabal, tre attiviste dominicane brutalmente assassinate nel 1960 dal regime di Rafael Trujillo.
Da quel momento, la data è diventata simbolo di denuncia, memoria e mobilitazione globale.
Nel 1999 l’ONU ha istituito ufficialmente la ricorrenza, dando così forma a un ponte tra passato e presente: un giorno che ricorda quanto la violenza di genere sia un fenomeno strutturale e ancora oggi diffuso in ogni parte del mondo.
Perché serve ancora questa giornata
Il 25 novembre non è solo un rito civile. È, soprattutto, un grido collettivo.
Serve per riportare al centro dell’opinione pubblica ciò che troppo spesso viene ignorato: le violenze psicologiche, fisiche, economiche, lo stalking, i femminicidi.
Una violenza che, ancora oggi, avviene nella maggior parte dei casi tra le mura domestiche e in un contesto in cui, come confermano gli ultimi dati, molte vittime avevano già denunciato, già chiesto aiuto, già parlato.
I numeri del 2025: femminicidi in calo, ma aumenta la ferocia
Il quadro nazionale dei primi dieci mesi del 2025 mostra un dato solo apparentemente incoraggiante: il fenomeno registra un calo complessivo del 16,7%.
Ma dietro questa diminuzione si nascondono dinamiche che raccontano una violenza sempre più crudele, frequente e conosciuta dall’esterno.
Le regioni più colpite
La Lombardia guida la triste classifica:
- 23 donne uccise contro le 14 del 2024 (+64,3%).
Seguono:
- Campania: 10 vittime (contro 5 nel 2024).
- Sicilia: 8 vittime (una in più rispetto al 2024).
Le città più colpite
- Milano è la città con il maggior numero di femminicidi: 12 vittime, quattro volte i casi dei primi dieci mesi del 2024.
- Napoli segue con 7 donne uccise (contro 1 dello scorso anno).
- Roma registra un significativo calo: 6 femminicidi, contro gli 11 del 2024 (–45,5%).
Vittime italiane e straniere
- Le vittime italiane scendono da 76 a 58 (–23,7%).
- Le vittime straniere salgono leggermente: da 26 a 27 (+3,8%), arrivando a rappresentare il 31,8% del totale, ben sopra la media degli ultimi 15 anni (22,5%).
Il rischio relativo è drammatico:
- 10 vittime ogni milione tra le donne straniere
contro - 2,1 ogni milione tra le donne italiane.
Nel 35,7% dei casi le donne straniere sono state uccise da un italiano.
Le armi della violenza
La ferocia aumenta:
- Crescono i femminicidi commessi con armi da taglio: 40% dei casi (34 vittime, erano 30 nel 2024).
- Calano quelli con armi da fuoco: 20%.
- Aumentano gli omicidi a mani nude: 22 casi, pari al 25,9%.
E cresce anche l’overkilling, ovvero l’accanimento sulla vittima:
- da 3 casi nel 2024 a 13 nel 2025, pari al 22,4% del totale.
Violenze note, ma non fermate
Tra le vittime che avevano già subito maltrattamenti:
- 81,4% aveva subito violenze psicologiche;
- 67,1% aggressioni fisiche;
- 59,9% atti persecutori (che salgono al 66,2% se l’autore è un ex).
Nel 44,4% dei casi la vittima aveva denunciato alle forze dell’ordine.
Solo l’8,9% si era rivolto a un centro antiviolenza.
Nel 81,3% dei femminicidi, l’autore è un uomo.
La sua età media è di 52,3 anni.
Crescono però le donne autrici di omicidi: sono 10 (erano 6 nel 2024, +66,7%).
Perché condividere un messaggio è importante
Il 25 novembre non si celebra solo nelle piazze, nelle scuole o nelle istituzioni.
Si celebra anche nella quotidianità, con un gesto semplice: parlare, condividere, ricordare.
Un post, uno stato WhatsApp, una storia Instagram possono tenere accesi i riflettori su una battaglia che riguarda tutti.
Ecco una selezione di frasi da utilizzare sui social.
Frasi da inviare su WhatsApp o condividere sui social
Frasi di riflessione
- “La violenza sulle donne non è un fatto privato: è un problema di tutti.”
- “Non chiamatelo raptus: chiamatelo violenza. E lavoriamo per eliminarla.”
- “Il silenzio è complice. Rompiamolo insieme.”
- “L’amore non ferisce. La violenza sì, sempre.”
Frasi di sensibilizzazione
- “Un mondo sicuro per le donne è un mondo migliore per tutti.”
- “La libertà di una donna non deve dipendere dalla paura.”
- “Rispettare una donna significa rispettare l’umanità intera.”
Frasi di incoraggiamento
- “A te che hai paura: non sei sola.”
- “Il coraggio di una donna può cambiare il futuro.”
- “Ogni donna merita di essere ascoltata, creduta e protetta.”
Frasi simboliche
- “Una panchina rossa, mille voci per dire basta.”
- “25 novembre: per ricordare chi non c’è più e salvare chi può essere salvata.”
- “Non una di meno. Mai più.”
Frasi brevi per storie Instagram o status WhatsApp
- “Stop violenza.”
- “Lei chiede rispetto, non scuse.”
- “#25novembre: scegli da che parte stare.”
- “Basta silenzi.”

