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Chiara Ferragni indagata per truffa, la Guardia di Finanza acquisisce documenti in sede Balocco

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf di Milano, su delega del procuratore aggiunto Eugenio Fusco, stanno acquisendo documentazione nella sede della Balocco a Cuneo in merito all’inchiesta che riguarda Chiara Ferragni e la vicenda del pandoro Pink Natale

Blitz della Guardia di Finanza nella sede della Balocco a Cuneo per la vicenda del pandoro griffato Chiara Ferragni

Le Fiamme Gialle stanno inoltre notificando l’atto con cui si chiede l’elezione di domicilio e la nomina di un difensore in vista di una eventuale iscrizione nel registro degli indagati dei legali rappresentanti della società. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti e senza reati. Al vaglio degli inquirenti c’è l’ipotesi di truffa.

Chiara Ferragni, la società dell’influencer sull’inchiesta sulla bambola Trudi: ‘Ricavi donati’

L’inchiesta sull’iniziativa benefica di Chiara Ferragni a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino era stata avviata il 22 dicembre scorso in seguito all’esposto presentato dal Codacons a Milano e in altre 103 procure in tutta Italia. 

Il fascicolo inizialmente aperto “a modello 45”, vale a dire senza ipotesi di reato né indagati, ha anche un capo di imputazione e due iscrizioni dopo l’analisi delle mail sull’iniziativa benefica scambiata tra l’influencer e l’azienda piemontese. Chiara Ferragni e Alessandra Balocco, ad dell’omonimo gruppo dolciario, risultano infatti indagate per truffa aggravata da minorata difesa.

L’analisi delle email e l’ipotesi della Procura, l’influencer: ‘Piena fiducia nella magistratura’

“Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile” – ha riferito attraverso una nota stampa l’imprenditrice e influencer.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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