Elisabetta FranchiElisabetta Franchi

Franchi, nuove accuse di diffamazione e minacce: rinviata l’udienza al 5 dicembre

Rimane l’accusa di stalking, ma si allarga il fronte giudiziario per Elisabetta Franchi.
La Procura di Bologna, con il pm Luca Venturi, ha riformulato il capo di imputazione, aggiungendo diffamazione e minacce nei confronti dell’ex consulente già indicata come vittima delle sue persecuzioni.

Il giudice Andrea Romito ha preso atto della nuova contestazione e ha disposto il rinvio dell’udienza al 5 dicembre, per consentire la notifica delle accuse alla diretta interessata, assente in aula.


Il post con il dito medio e le nuove accuse

L’episodio che ha portato all’aggiunta dei nuovi capi d’imputazione risale al 22 ottobre, poche ore dopo l’udienza precedente.
Quel giorno, la stilista aveva pubblicato sui social un post dal tono trionfalistico, accompagnato da una foto in cui mostrava il dito medio e la frase:

“Il gesto parla da solo. Oggi ho vinto, ma ve ne parlerò presto.”

Secondo la parte civile – rappresentata dagli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini – quel gesto avrebbe riacceso la campagna d’odio contro la vittima, in continuità con la “shitstorm” già contestata nei mesi scorsi.


La Procura: “Reiterazione della condotta persecutoria”

Anche la Procura di Bologna considera il comportamento di Elisabetta Franchi una reiterazione delle condotte persecutorie, con elementi di offesa e minaccia alla reputazione dell’ex collaboratrice.

Le nuove accuse includono dunque diffamazione aggravata e minacce di danno ingiusto, formulate nonostante il giudice avesse già segnalato la possibile configurabilità di questi reati nelle udienze precedenti.

Franchi è difesa dagli avvocati Gianmaria Palminteri e Paolo Creta, che si riservano di replicare alle nuove contestazioni nel prossimo appuntamento processuale.


Un processo mediatico e social

La vicenda conferma la difficoltà crescente di separare i processi giudiziari dal loro riflesso social.
Il post della stilista – immediatamente virale – ha infatti generato decine di commenti e condivisioni, riaccendendo lo scontro online tra sostenitori e detrattori.

La Procura, nella nuova formulazione, parla espressamente di “uso dei social per screditare pubblicamente la persona offesa”, aggravante che rientra nelle nuove ipotesi di stalking digitale.


Prossima udienza

Il processo riprenderà il 5 dicembre davanti al giudice Romito.
In quell’occasione saranno ascoltate le repliche delle parti e verrà acquisito il nuovo materiale probatorio legato alle pubblicazioni social della stilista.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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