Alice ed Ellen KesslerAlice ed Ellen Kessler

Come sono morte le Gemelle Kessler? Cosa sappiamo delle indagini a Monaco

Il mondo dello spettacolo piange Alice ed Ellen Kessler, le leggende del varietà europeo diventate simbolo della televisione italiana degli anni d’oro. Le due sorelle, nate a Nerchau (Sassonia) il 20 agosto 1936, sono morte entrambe a 89 anni. A riferirlo sono diversi media tedeschi, che parlano di un intervento della polizia bavarese nella località di Gruenwald, vicino a Monaco, dove le artiste vivevano in due appartamenti confinanti, separati solo da una parete scorrevole.

Verso mezzogiorno, un’auto della polizia si è recata presso la proprietà delle gemelle più famose della tv . Gli agenti dell’unità specialistica K12, regolarmente inviati sul posto, hanno potuto solo confermare la morte delle sorelle durante un primo esame dei corpi ed escludere un omicidio.

Il quotidiano Bild in un primo momento ha spiegato che la Kripo, la polizia criminale, ha aperto un’indagine per chiarire le circostanze della morte avvenuta nella loro abitazione a Monaco di Baviera, Successivamente ha riferito che avevano scelto il suicidio assistito senza fornire ulteriori dettagli. “Non volevano più vivere” – scrivono diversi media tedeschi. Le Kessler avevano manifestato il desiderio di essere sepolte insieme, in un’unica urna, accanto alle ceneri della madre Elsa e del cane Yello.

Come sono morte le Gemelle Kessler? Cosa sappiamo delle indagini a Monaco

Le dinamiche del decesso non sono ancora state divulgate ufficialmente. Le gemelle sono state trovate senza vita nella loro casa, dove abitavano da anni, una accanto all’altra come sempre avevano voluto.

Secondo fonti citate dai media tedeschi, l’obiettivo degli inquirenti è verificare tempi, cause e condizioni della morte delle due sorelle, che risultano essere avvenute quasi in contemporanea. Una circostanza che ha spinto la polizia a procedere con prudenza.

Chi erano Alice ed Ellen: dalle fughe dalla DDR alle luci dei palcoscenici internazionali

Le Kessler erano un mito vivente. Le loro carriere iniziano da bambine, nel balletto dell’Opera nei pressi di Lipsia. A soli 16 anni, nel 1952, fuggono con la famiglia dalla Germania dell’Est e si trasferiscono a Düsseldorf, nella Germania Ovest.

Da allora la loro ascesa è verticale: Parigi, New York, Las Vegas, collaborazioni con Frank Sinatra, Fred Astaire, i musicarelli italiani e la tv francese. In Italia arrivano nella seconda metà degli anni Cinquanta, diventando presto un fenomeno pop.

Perché l’Italia le ha amate così tanto: i momenti iconici

A consacrarle definitivamente è la televisione pubblica italiana. Sono gli anni di Studio Uno, Giardino d’Inverno, Canzonissima e Milleluci con Mina, Raffaella Carrà, Raimondo Vianello e il Quartetto Cetra.

Restano indimenticabili:

  • la sigla “Da-da-un-pa”, divenuta un tormentone nazionale;
  • gli sketch e i balletti con Don Lurio;
  • il loro ruolo di “icone di eleganza” tra cinema e teatro, dirette da Dino Risi e dalla coppia Garinei e Giovannini;
  • la celebre definizione tedesca: “le gambe della nazione”.

Gli italiani le ricordano anche per Carosello e per la copertina di Playboy, che contribuì a renderle miti internazionali.

Testamenti, ultimi desideri e la scelta di “restare insieme per sempre”

Nel 2024, in un’intervista a Bild, Alice ed Ellen avevano espresso un desiderio che oggi suona come un triste presagio:

«Vogliamo essere sepolte insieme, nella stessa urna. È così che abbiamo vissuto, è così che vogliamo restare».

Secondo il quotidiano tedesco, questa volontà è stata formalmente inserita nel loro testamento.

Le reazioni dal mondo dello spettacolo: il ricordo commosso di Bruno Vespa

Tra i primi a ricordarle con affetto è stato Bruno Vespa, da sempre estimatore della coppia artistica:

«Per me è un lutto familiare. Le Kessler hanno fatto impazzire l’Italia: le loro gambe erano più lunghe del teleschermo. Simpatiche, intelligenti, diversissime ma sempre unite. È una perdita enorme».

Non solo Vespa: i social sono stati inondati di messaggi, ricordi, spezzoni dei loro balletti e delle apparizioni televisive che hanno attraversato tre generazioni.

Le Gemelle Kessler se ne vanno così: insieme, come sempre, icone immortali di un’epoca televisiva che non esiste più ma che continua a brillare nella memoria collettiva.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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