”Avevamo tanto pressione, siamo partiti con un po’ di sfortuna, avevamo avuto tre match point nel primo singolare. Io ho provato a vincere il mio singolare, all’inizio non mi sentivo bene in campo” – Jannik Sinner è raggiante dopo aver conquistato nel doppio, giocato in coppia con Sonego, il punto che ha permesso all’Italia di superare in Coppa Davis l’Olanda in un match che si era complicato dopo la sconfitta di Arnaldi nel primo singolare. La coppia ha superato gli specialisti Griekspoor-Koolhof.
Coppa Davis, Sinner ha guidato la rimonta azzurra sull’Olanda dopo la sconfitta di Arnaldi nel primo singolare
“La posizione di Volandri non è facile ma oggi abbiamo scelto la squadra giusta, siamo una squadra completa e giocare con un amico come Sonego aiuta tanto” – ha riferito l’altoatesino in merito alle scelte del capitano azzurro. Al microfono di Sky Sport il 22enne altoatesino spiega poi la scelta di fare giocare Sonego a sinistra. ”Secondo me lui si trova un po’ meglio a sinistra perché è un po’ più semplice trovare l’angolo con il rovescio e poi quando ti sposti hai il dritto. Anche io sceglierei la sinistra, oggi però ho risposto molto bene anche da destra. In doppio può succedere di tutto”.
Volandri sulla scelta del doppio: ‘Tra Sinner e Sonego c’è più alchimia, Jannik li ha impallinati’
Filippo Volandri, ct azzurro, si gode il passaggio in semifinale di Coppa Davis. Sulla scelta del torinese come compagno di Sinner, Volandri spiega che “C’è più alchimia tra i due rispetto a quanta non ce ne sia con tennisti con cui non ha giocato mai o quasi mai come Bolelli o Musetti. In doppio oggi Jannik li ha impallinati sia con il servizio che con le risposte”.
In quanto a Sonego, il cui impiego come singolarista al posto di Matteo Arnaldi è rimasto in dubbio fino all’ultimo, il ct spiega che la sua scelta è stata dettata dal fatto che “Non e’ al 100%, ma se sta bene diventa un’opzione per il prossimo turno”. Gli azzurri torneranno in campo alle 12:00 di sabato 25 novembre da mezzogiorno contro la vincente di Serbia-Gran Bretagna.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
