Sinner con la Royal FamilySinner con la Royal Family

Jannik Sinner entra nella leggenda del tennis e dello sport italiano, diventando il primo azzurro a vincere Wimbledon. Ma nell’emozione collettiva, un’assenza ha fatto rumore: nessun rappresentante delle istituzioni italiane era presente nel Royal Box del Centre Court, sotto gli occhi di tutto il mondo.

Alcaraz ringrazia Re Felipe. Sinner? Solo la famiglia e i tifosi

Mentre Carlos Alcaraz ha ringraziato pubblicamente Re Felipe VI di Spagna, presente in prima fila a Londra, Jannik Sinner ha potuto contare solo sul sostegno della sua famiglia, del suo staff, di Volandri tra lacrime e abbracci commoventi. Il pubblico italiano non ha potuto ignorare la disparità di rappresentanza. Su X, il commento è unanime:

“Neanche un politico italiano a Wimbledon? È imbarazzante.”


La rete si infiamma: ‘Sinner fa la storia, l’Italia ufficiale resta a casa’

I social si sono scatenati all’indomani della vittoria:

  • “Uno dei momenti sportivi più storici di sempre, ma l’Italia ufficiale brilla per assenza.”
  • “Alcaraz con il Re. Sinner con mamma e papà. Bellissimo, ma dove sono gli altri?”

Le reazioni tardive della politica: post social, nessuna presenza fisica

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha scritto:

“Jannik Sinner, un vincente nato. Orgogliosi di te, campione!”

Anche il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, ha giustificato la sua assenza:

“Non c’erano voli per tornare in tempo a Roma per la giunta. Mi dispiace molto.”

Andrea Abodi, ministro dello sport, ha commentato:

“Apprezzando ogni tuo gesto… Questo trofeo sa di Tradizione, Valore e Onore.”

Ma il commento più sentito, forse, è quello del popolo italiano, che si è chiesto in coro:

“Perché nessuno era lì per rappresentarci, sul palco più importante del tennis mondiale?”


Un’occasione persa per lo Stato italiano?

La vittoria di Sinner è molto più di un successo sportivo. È una svolta culturale, un punto di riferimento generazionale. Eppure, proprio nel giorno in cui l’Italia ha toccato il tetto del mondo, la presenza istituzionale si è ridotta a post su Facebook e X.

Nel frattempo, da Felipe VI a Kate Middleton, da William a Charlotte, il palco reale era al completo per Alcaraz. L’Italia ufficiale, invece, era assente ingiustificata.


“La carezza alla mamma vale più di mille passerelle”

C’è chi, tra i tifosi, ha cercato il lato positivo:

“Meglio così. L’abbraccio di Sinner ai suoi genitori è la scena più bella. Nessuna passerella politica potrà eguagliarla.”

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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