“Sto vivendo un sogno“. Con queste parole, Jannik Sinner ha dato voce a un momento che resterà scolpito nella storia dello sport italiano. Il 13 luglio è una data che resterà impressa nella storia del tennis italiano. È il primo azzurro a trionfare in singolare a Wimbledon, battendo in finale Carlos Alcaraz in quattro set (4-6, 6-4, 6-4, 6-4). Una vittoria dal valore tecnico e umano altissimo, impreziosita dalle sue dichiarazioni sincere, emozionate, autentiche.
“Grazie a mia madre, a mio padre, a mio fratello. Finalmente oggi era qui”
La scena più toccante è avvenuta subito dopo il match: l’abbraccio con la mamma Siglinde, il papà Hanspeter e il fratello Marc. “Questa volta mio fratello è qui perché non c’è la Formula 1. Significa tanto per me”, ha raccontato con voce rotta dall’emozione. Il pubblico londinese si è alzato in piedi. Gli occhi lucidi dei genitori sono l’immagine più potente del torneo.
“La sconfitta di Parigi è stata durissima. Ma sono grato per la salute e per le persone accanto a me”
Dopo la dolorosa finale persa al Roland Garros, questo trionfo è stato anche una forma di redenzione: “La sconfitta a Parigi è stata durissima. Ma sono grato per essere in salute, per avere accanto le persone che contano. È grazie a loro se sono riuscito a rialzarmi”.
“Alcaraz? Un grande. Abbiamo bisogno l’uno dell’altro per crescere”
La rivalità con Carlos Alcaraz — che lo aveva battuto negli ultimi cinque scontri — è diventata ormai il duello simbolo di questa generazione: “Carlos, sei un avversario difficile da affrontare, ma anche un grande fuori dal campo. Per costruire una rivalità così ci vuole rispetto e un grande team. Tu solleverai questo trofeo ancora molte volte”.
“Il tappo di champagne? Solo a Wimbledon. È questo il bello”
Con un sorriso che ha stregato il Centre Court, Sinner ha raccontato anche il lato più leggero del successo: “Il tappo dello champagne? Solo a Wimbledon può succedere. È per questo che è un posto speciale”.
“Ringrazio i raccattapalle e tutto lo staff. Senza di voi non sarebbe possibile”
A dimostrazione della sua umiltà, ha voluto citare anche chi lavora dietro le quinte: “Ringrazio i raccattapalle, lavorate tantissimo per noi. Rendete più facile la nostra vita. Grazie a tutti voi per il sostegno in queste due settimane”.
Uno Slam per la storia: il primo italiano a Wimbledon
Il trionfo sull’erba londinese è il quarto Slam per Sinner dopo gli Australian Open (2024, 2025) e lo US Open 2024. Ma questo ha un sapore diverso. È la consacrazione. “Diventerò membro del club”, ha detto sorridendo, “ma prima spero di giocare ancora tanti anni”.
Un campione che ha riportato l’Italia sul tetto del mondo, con stile, educazione e tanta, tantissima fame.
Wimbledon, Sinner e l’abbraccio che vale una carriera
Commovente l’abbraccio con i genitori Siglinde e Hanspeter, emozionati in tribuna accanto al fratello Marc, libero dagli impegni con la Formula 1. L’atmosfera è da romanzo sportivo. “Questa volta mio fratello c’era, e per me significa tanto”, ha raccontato Sinner.
La sua frase più iconica? “Solo a Wimbledon può succedere che il tappo dello champagne voli via così. È per questo che è così speciale”. Un momento di leggerezza in una giornata monumentale.
Cosa significa la vittoria di Sinner per l’Italia?
La vittoria di Jannik Sinner non è solo la prima di un italiano a Wimbledon, ma segna anche un punto di svolta per il movimento tennistico nazionale. Dopo le finali perse da Matteo Berrettini (2021) e Jasmine Paolini (2023), il titolo londinese arriva finalmente nel tricolore.
A Londra erano presenti anche il principe William, la principessa Kate, i figli George e Charlotte, e persino Re Felipe VI di Spagna. Ma stavolta, i riflettori erano tutti per Sinner.