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Vialli, Walter Sabatini sulle parole di Dino Baggio: ‘Inquietante dai tempi della morte di Beatrice’

Hanno sollevato un polverone le dichiarazioni di Dino Baggio sulla morte dell’ex compagno di squadra Gianluca Vialli a Tv7. L’ex centrocampista di Parma, Juventus e Nazionale ha manifestato i suoi timori per le morti premature di alcuni calciatori a causa di mali incurabili. In meno di un mese il calcio ha perso Mihajlovic, 52 anni, e l’ex doriano, 58 anni.

Dino Baggio: ‘Bisognerebbe indagare sulle sostanze che abbiamo preso in quel periodo, ho paura anche io’

“Bisognerebbe investigare sulle sostanze che abbiamo preso in quel periodo. Il doping c’è sempre stato. Sarebbe da capire se certi integratori col tempo hanno fatto male. Non si sono mai prese robe strane, perché c’è una percentuale che devi tenere. Però con il tempo bisogna vedere se certi integratori fanno bene oppure no. Ho paura anch’io, sta succedendo a troppi calciatori” – ha spiegato Dino Baggio.

Sulla questione si è espresso l’ex ds di Roma, Inter e Salernitana Walter Sabatini. Questo è un discorso non certo di oggi. È un fatto inquietante che preoccupa ma è una storia obsoleta, a partire dalla morte di Beatrice. Non è certo un discorso riferibile a Gianluca Vialli. C’è stata una moria di giocatori lunghissima per cui i sospetti sono consistenti e anche giustificabili, legati anche a metodi adottati una volta” – prosegue l’operatore di mercato.

Sabatini: ‘C’è stata una moria di giocatori lunghissima per cui i sospetti sono consistenti e giustificabili’

“Probabilmente legati ad un sistema di doping ma un sistema di sostegno integrativo che portato a dosi eccessive può aver condotto a qualche problematica importante nel futuro” – ha spiegato l’esperto dirigente sottolineando che gli ultimi accadimenti possono generare un velo di sospetto sulle nostre regole etiche e sul calcio che è universale . “È inquietante e preoccupante. Ora però sto pensando a Vialli in maniera diversa, non lo penso come un oggetto di indagine”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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