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Morto Vincenzo D’Amico, bandiera della Lazio con estro e coraggio: lo scudetto del ’74, con Bearzot non ci fu feeling

“Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate! Io ci sto provando!”. Ci ha provato Vincenzo D’Amico a vincere la partita più importante della sua vita. Lo sgradito ospite che si è insinuato nel suo corpo non gli ha dato scampo. É morto all’età di 68 anni al Policlinico Gemelli dove era ricoverato da alcuni giorni.

Quell’ultima maledetta partita con il mostro: ‘Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate’

Classe sopraffina, grande protagonista dello scudetto della Lazio del 1974 con Chinaglia con qualche rimpianto, soprattutto per la Nazionale, per una carriera che poteva essere di altissimo profilo. Del club biancoceleste è stato una bandiera con  338 presenze complessive tra campionato e coppe. .

Quaranta le reti realizzate in campionato con la Lazio che aveva deciso di seguire anche in B prima di chiudere la carriera alla Ternana Nel mezzo una parentesi al Torino. Con Bearzot non ci fu feelling. Lo convocò nel 1980 per i match con Lussemburgo e Danimarca senza impiegarlo.

Oltre 300 partite con la sua Lazio, dallo scudetto alla triste discesa in B

Una decisione che l’estroso calciatore non digerì al punto di polemizzare con il ct. Da quel momento non fu più chiamato in azzurro. Chiusa l’esperienza sul rettangolo di gioco D’Amico era diventato un brillante opinionista affiancando Michele Plastino per 20 anni a Gol di notte e presenza di numerose trasmissioni televisive Rai tra cui Novantesimo minuto. É stato ricordato dal telecronista durante la partita valida per i quarti di finali dell’Europeo under 21 Georgia-Israele.

Vincenzo D’Amico con il tricolore cucito sul petto
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Brillante opinionista televisivo con l’amico giornalista Plastino e in Rai, il cordoglio del club biancoceleste

La Lazio ha ricordato Vincenzo D’Amico attraverso una nota stampa pubblicata sul sito ufficiale. “Il presidente Claudio Lotito e tutta la SS Lazio “apprendono con estremo dolore e profonda commozione la notizia della scomparsa di Vincenzo D’Amico , protagonista indiscusso dello Scudetto 1973/74.

Leggenda biancoceleste e coraggioso capitano nei momenti difficili della Societa’, Vincenzino, come tanti lo hanno sempre continuato a chiamare, ha fatto innamorare i tifosi di diverse generazioni”.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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