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Oggi 29 aprile si festeggia Santa Caterina da Siena patrona d’Italia con San Francesco d’Assisi, compatrona d’Europa e patrona delle infermiere. Religiosa, filosofa, teologa e mistica italiana canonizzata da Pio II nel 1461. Nel 1970 Paolo VI gli attribuì il riconoscimento di dottore della Chiesa.

S. Caterina co-patrona d’Italia e delle infermiere

Promessa in sposa all’età di 12 anni Caterina si pentì dopo aver dato il consenso e riferì ai genitori di essersi promessa a Dio senza avere, però, la possibilità di versare una dote per ritirarsi in monastero. Per tale motivo fu messa in ‘quarantena’ dai genitori.

Santa Caterina messa in quarantena dai genitori dopo aver detto no alle nozze

Quando il padre la sorprese mentre pregava intensamente comprese che il suo non era un atto di mera ribellione per evitare le nozze e le diede la possibilità di entrare tra le terzierie domenicane. All’età di 16 anni Caterina si ammalò con febbre altissima e penosissime pustole che ne sfigurarono il volto facendola sembrare più anziana e meno aggraziata di quello che era.

La vocazione di Caterina da Siena e la miracolosa guarigione

A questo punto Caterina pregò la madre di recarsi nuovamente dalla priora per dirle che lei sarebbe morta se non l’avessero ammessa nella loro confraternita. Le suore furono impressionate dai lineamenti sfigurati dell’ammalata e dall’ardore del suo desiderio di ricevere l’abito domenicano e riferirono tutto fedelmente.

Caterina riceve l’abito domenicano, l’impegno per gli ammalati

L’ammissione di Caterina fu accettata a pieni voti e la giovane guarì immediatamente. Negli anni successivi chiese aiutò ad una consorella per imparare a leggere e scrivere con non poche problematiche. Diverso lo slancio che metteva nell’aiutare gli ammalati e i poveri che per lei impersonavano il Cristo sofferente.

Ben presto quella di andare in soccorso degli infermi diventò la sua amorevole missione. Si occupò anche di malati che nessuno voleva curare per il timore del contagio. Come nel caso di suor Andrea che l’aveva anche calunniata.

Si punì per aver provato ribrezzo mentre curava una suora

Quest’ultima aveva una malattia che la portava a produrre molto pus e un giorno Caterina, per punirsi per il ribrezzo provato, decise di raccogliere il fluido in una scodella e di berlo riferendo poi a frate Tommaso Caffarini di non aver mai bevuto una sostanza così dolce. In seguito Santa Caterina veniva accompagnata nelle sue missioni caritatevoli dalla Bella Brigata, un gruppo di uomini e donne che la sorvegliavano durante le sue lunghe estasi.

Il supporto della Bella Brigata, Caterina in prima linea durante le epidemie

Dopo aver trascorso un periodo a Firenze rientrò a Siena per assistere i numerosi malati colpiti dalle frequenti epidemie tra la fine del 1300 e l’inizio del secolo successivo. Caterina morì il 29 aprile 1380 poco prima di mezzogiorno dopo aver gridato “sangue sangue” ed invocato il Signore.

Il significato del nome. Deriva dal greco kataròs e signifca ‘pura‘. Il nome è tra i più diffusi nel mondo e numerose furono le donne illustri che lo portarono, tra cui regine, imperatrici e ben otto sante.

Il 25 novembre si festeggia Santa Caterina di Alessandria, il 24 marzo Santa Caterina di Svezia

Santa Caterina si festeggia anche il 25 novembre in memoria di Caterina di Alessandria d’Egitto. Donna di ingegno e di rara bellezza, si avvicinò giovanissima alla religione cristiana. Si fece battezzare e dedicò la sua vita alla beneficenza e ad istruire i giovani pagani. Dedizione che finì nel mirino del feroce imperatore Massimino che la fece convocare per conoscere da vicino colei che veniva celebrata per la sua nobiltà d’animo e per il suo spirito caritatevole.

C’è chi festeggia anche il 24 marzo quando si celebra Santa Caterina di Svezia, nata da S. Brigida e dal principe Ulfone di Noricia. Dopo la morte del padre raggiunse la madre a Roma per seguirla nei suoi pellegrinaggi e nell’arduo apostolato fra i miseri e gli infermi.

Anche il marito, il cavaliere Edgardo, perse la vita prematuramente. Al fianco della madre per 25 anni alla morte portò le sacre reliquie in Svezia per poi tornare a Roma, dove rimase per 5 anni, per la canonizzazione. Dedicò gli ultimi anni della sua vita al servizio degli infermi e dei derelitti e si narra che chiese e ottenne diversi miracoli dal Signore.

Buon onomastico Caterina 29 aprile: immagini da inoltrare su WhatsApp

Auguri di buon onomastico. Oggi 29 aprile, in occasione della ricorrenza di Santa Caterina in tanti cercheranno di sorprendere i propri cari, gli amici e i colleghi di lavoro con messaggi originali, significativi o divertenti per augurare buon onomastico Caterina, buon onomastico Katia.

Di seguito alcune immagini, video e gif da inoltrare su WhatsApp e sui social oggi 29 aprile per gli auguri di buon onomastico.

Santa Caterina di Alessandria

Quando seppe che era cristiana le ordinò di rinunciare al culto e sacrificarsi a Giove. Caterina di Alessandria non si piegò e, dopo giorni di torture, Massimino ordinò la sua decapitazione quando ribadì la sua fede cristiana. Giunta al luogo del martirio, le furono bendati gli occhi ed il carnefice con un colpo staccò il capo di Caterina, ma da quella ferita sgorgò abbondante latte, ultima testimonianza della sua innocenza.

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