Un viaggio iniziato a Rosario, concluso… in treno a Scandicci
Nato a Rosario nel 1995, città culla di talenti come Messi e Di Maria. Franco Ferrari ha iniziato il suo cammino calcistico con in tasca una maglia dell’Argentina, una piccola borsa e 50 euro. Sognava la A, ma in Italia ha dovuto fare la gavetta a ritmi massacranti. Le porte in faccia dalle serie D, il taglio a freddo: “Non sei portato” gli è stato detto. Ma non si è arreso. La svolta è avvenuta in Toscana, in Eccellenza, con lo Scandicci: lì ha iniziato a dimostrare cosa significhi mettere la voglia davanti a tutto.
Il salto che cambia la vita: Genoa e Napoli
La sua determinazione paga: arriva la chiamata del Genoa, che crede in lui nonostante sia reduce da un grave infortunio al crociato. Firma un contratto biennale: cinque anni, cure pagate, fiducia e rispetto, anche quando rientra e dimostra che non è solo un attaccante da ripartenze, ma un giocatore dalle molte risorse. Subito dopo, vicino di casa virtuoso, un’esperienza col Napoli che lo vede allenarsi con la prima squadra sotto la guida di Gennaro Gattuso: un’esperienza formativa sotto il Vesuvio.
La consacrazione tra Como, Pescara e Vicenza
Il viaggio continua, toccando province e piazze che sentono il cuore battente del calcio popolare. A Como trova la promozione dalla C alla B: primo sorriso da protagonista. Ma il vero exploit arriva a Pescara: 17 gol in un solo campionato, record personale, media straordinaria e paragoni con Immobile e Lapadula – numeri da centravanti vero e passione da far tremare l’Adriatico.
Nel 2023 esplode la sua versione “Guerriero del Gol” nel Vicenza: gol decisivi come le indimenticabili doppiette alla Juventus Next Gen nella vittoriosa finale di Coppa Italia di C ed al Padova nei play off l’anno dopo. Decisivo nei playoff – una rincorsa che poteva portarlo in Serie B… se non fosse arrivato il fatale infortunio nella finale di ritorno contro la Carrarese.
Il cruente stop e la corsa al recupero
Il 22 maggio 2024. Stadio Menti, il crociato va: rottura grave del legamento, cuore dei tifosi infranto. Ma la capacità di recupero di Ferrari è fuori dal comune: alla fine di febbraio 2025, esattamente 270 giorni dopo, torna a giocare con il Vicenza. Sei gol nel girone di ritorno (a bersaglio anche nella sfida play off con il Crotone ma la squalifica gli fa saltare il match con la Ternana): così dimostra di non essere un nome fine a se stesso, ma un attaccante resiliente, concreto, affidabile.
Il ritorno di un obiettivo: Salernitana ci riprova
Giovedì 3 luglio 2025: Franco Ferrari arriva a Salerno per le visite mediche di rito. Ha firmato un contratto biennale con la Salernitana, che lo voleva già nel 2019, quando Angelo Fabiani ne seguiva l’evoluzione. La scommessa di Faggiano e Raffaele per un attacco esplosivo per spiccare il volo verso la Serie B (se non ci saranno buone notizie dal Tar del Lazio).
Istinto da centravanti e musica nel cuore
Ferrari è “El Loco” non solo per la grinta. Appassionato anche di musica, su Instagram (oltre 12mila follower) si esibisce con voce e chitarra, reinventando Sanremo in note di nostalgia e speranza. Saggezza lontana: 30 anni, economia del colpo, cosciente delle proprie armi: corsa, testa, fiuto del gol. Una media realizzativa da bestia: gol ogni 114 minuti, record significativo negli anni di sacrificio.
Un test per riprovare il ritorno
A Salerno, il percorso di Franco Ferrari può diventare la storia di un rilancio: l’attaccante che sbatteva contro i no delle serie minori, si rialzava dopo il crociato e festeggia gol pesanti. Superate le visite mediche, ora sogna di compiere quel salto di qualità che insegue da quando ha lasciato la sua Rosario per inseguire il sogno italiano.