Gina Monaco ripresa mentre corre prima di scomparireGina Monaco ripresa mentre corre prima di scomparire

La 59enne era scomparsa da Ceglie Messapica il 6 aprile

É stato rinvenuto giovedì 8 maggio il cadavere di Gina Monaco, 60 anni, scomparsa da Ceglie Messapica (Brindisi) il 6 aprile scorso. Il corpo è stato scoperto in un’area boschiva di contrada Moretto, a soli 500 metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del compagno. Della vicenda si era occupato il programma Chi l’ha visto a più riprese.

L’area era già stata oggetto di ricerche durante le prime battute. Si attendono gli esiti dell’autopsia, disposta dalla Procura di Brindisi, per far chiarezza sulle cause del decesso. Gina Monaco era uscita di casa dopo aver chiesto all’uomo di prenotare il ristorante per il consueto pranzo domenicale, ma da quel momento di lei non si erano avute più notizie.

Il ritrovamento e le operazioni sul posto

  • Orario e modalità: il corpo è emerso durante un intervento di disboscamento nella zona, dove da giorni proseguivano le ricerche.
  • Squadre impegnate: vigili del fuoco, carabinieri della stazione locale e della compagnia di San Vito dei Normanni hanno effettuato rilievi e mappature dell’area.
  • Identificazione: la donna è stata riconosciuta dagli abiti — pantaloni e scarpe nere, giubbotto grigio e celeste, borsa beige — gli stessi indossati la mattina della scomparsa, immortalati da una telecamera alle 12:18.

Le ultime tracce e la dinamica presumibile

Secondo le ricostruzioni:

  1. 6 aprile, ore 12:15: il marito arriva a casa con un operaio, ma Gina non è in casa.
  2. 12:18: la telecamera la riprende mentre corre verso la campagna.
  3. 12:30: l’ultimo aggancio telefonico con la cella di contrada Moretto (in un boschetto), prima che il cellulare diventasse irraggiungibile.

Un mese di ricerche serrate

Per oltre trenta giorni, la comunità di Ceglie Messapica si è mobilitata:

  • Volontari e Protezione civile da vari comuni della provincia.
  • Ispezioni in terreni, casolari abbandonati e pozzetti censiti.
  • Videosorveglianza: analisi di filmati pubblici e privati per ricostruire l’ultima posizione della donna.

Ipotesi e scenari investigativi

Gli inquirenti non escludono alcuna pista:

  • Allontanamento volontario? Il fatto che Gina avesse il cellulare e non avesse lasciato biglietti rende improbabile l’ipotesi.
  • Incidente o aggressione? L’area impervia e la distanza ridotta da casa sollevano dubbi sulla casualità dell’evento.
  • Movente: nessuno al momento ha parlato di conflitti familiari, ma gli inquirenti stanno esaminando possibili contatti o conoscenze recenti.

La voce dei familiari

Il silenzio regna tra i parenti, ma trapela il loro dolore:

“Siamo distrutti, speravamo di ritrovarla viva,” ha confidato un parente sotto anonimato.
“Ringraziamo tutti per l’impegno: ora vogliamo risposte.”

Prossime tappe dell’indagine

  • Autopsia: fissata nelle prossime ore per stabilire cause e orario del decesso.
  • Analisi forensi: esami sui vestiti e sul terreno per cercare tracce utili.
  • Interrogatori: dei familiari e di eventuali testimoni che l’hanno vista il 6 aprile.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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