La lettera della star del cinema per adulti a Dagospia
Rocco Siffredi rompe il silenzio con una lettera a Dagospia, attaccando la trasmissione Le Iene per la recente inchiesta sulle presunte violenze nei set a luci rosse. L’ex divo del cinema per adulti contesta “un metodo giornalisticamente inappropriato”, basato su “testimonianze non verificabili e montaggi tendenziosi, mascherati dietro il “rispetto per le donne”.
Le prove di MOW e le riprese “contraddittorie”
Il magazine MOW di AM Network ha diffuso filmati originali dai set citati nell’inchiesta: contrariamente ai racconti delle Iene, vi si vede un briefing collettivo, col proscenio delle attrici presenti e senza tensioni. Siffredi afferma che quei video “sfatano la versione televisiva” e denuncia il paradosso di chi “usa la fragilità di alcune persone per fare scoop e poi sfruttarle sui social”.
‘Alcune accusatrici promuovono i loro profili OnlyFans’
Nella sua missiva, Siffredi punta il dito contro l’abuso dell’anonimato: “Perfino i profili OnlyFans di certe accusatrici prosperano su questa vicenda per promuovere i loro profili”. L’ex attore chiama in causa i criteri deontologici del servizio pubblico, chiedendo un confronto aperto su verifica delle fonti e rispetto dei protagonisti. Le Iene al momento non hanno replicato ufficialmente, mentre infuria il dibattito sulle “inchieste choc” in prima serata.