È JJ a trionfare all’Eurovision Song Contest 2025, riportando l’Austria sul gradino più alto del podio undici anni dopo la storica vittoria di Conchita Wurst. Il 24enne Johannes Pietsch, in arte JJ, ha conquistato pubblico e giurie con la ballata elettro-pop Wasted Love, eseguita con una voce da controtenore capace di raggiungere altezze liriche da soprano.
Tommy Cash sbanca il televoto e conquista il terzo gradino del podio
Un talento già noto nel mondo della musica classica, JJ ha radici austriache e filippine, ed è il secondo artista austro-filippino a rappresentare l’Austria. Con la sua vittoria, il paese porta a tre i trofei Eurovision vinti, consolidando una presenza sempre più solida nel concorso. Al secondo posto l’israeliana Yuval Raphael che ha vissuto un’esperienza contrastante all’Eurovision. Missione compiuta per Tommy Cash che ha fatto il pieno al televoto ed ha centrato il terzo gradino del podio.
Lucio Corsi quinto, ma con un’aura da vincitore morale
L’Italia torna a casa senza trofeo, ma con grande dignità artistica. Il toscano Lucio Corsi, outsider romantico della vigilia, si è classificato quinto: quarto per le giurie di qualità dei 37 Paesi, ma penalizzato da un televoto meno generoso (97 punti), forse anche per l’impossibilità del pubblico italiano di votarlo.
Il suo brano Volevo essere un duro, portato sul palco con sottotitoli in inglese e un’armonica suonata dal vivo (senza violare il regolamento), ha colpito per autenticità e stile controcorrente. L’endorsement di Ed Sheeran, che l’ha definita “una canzone brillante”, ha contribuito a consolidare il suo status di artista fuori dal coro, capace di lasciare un segno anche senza medaglie.
Delusione San Marino, italianità sparsa tra Malta e Albania
Tra le curiosità, l’ultimo posto di Gabry Ponte (in gara per San Marino), che ha fatto scatenare la St. Jakobshalle con la sua energia dance, ma ha raccolto pochissimi voti (non è passata inosservata la sua smorfia al momento di annunciare l’esito del televoto). Emblematica la sua sfilata con un abito tricolore, a rivelare l’attaccamento all’Italia. Il dj ha ricevuto 12 punti dal televoto italiano e 6 dalla giuria con Topo Gigio speaker d’eccezione.
L’italianità è emersa anche altrove: gli albanesi Shkodra Elektronike, cittadini italiani, e Mariana Conte, in gara per Malta ma con padre napoletano, hanno portato sul palco accenti e identità che parlano anche italiano. Mariana ha sottolineato il legame in più occasioni, anche accanto a Michelle Hunziker, tra le conduttrici della serata.
Favoriti traditi: fuori dai giochi la Svezia
Disattese le aspettative che vedevano la Svezia tra le favorite. La corsa al podio si è fermata ben prima del traguardo, in un’edizione dove i pronostici sono saltati e la votazione è stata particolarmente incerta e combattuta.
Uno show impeccabile (ma solo in apparenza): dietro le luci, la tensione
Come da tradizione, l’Eurovision 2025 a Basilea si è confermato uno spettacolo perfetto nei meccanismi, con coreografie sorprendenti, scenografie mozzafiato, e un’organizzazione capace di nascondere anche i momenti di crisi.
Tuttavia, non tutto è stato festa e musica. L’edizione svizzera era stata progettata con un obiettivo chiaro: tenere fuori la politica e l’attualità. Regole severe: nessuna bandiera al di fuori di quelle dei Paesi in gara, nessun fischio, nessun riferimento politico o sociale, nel tentativo di tenere l’evento in una bolla neutrale.
Un intento che non ha retto del tutto.
Tensioni dentro e fuori: la partecipazione di Israele al centro delle proteste
La presenza di Israele, rappresentata da Yuval Raphael, ha scatenato proteste fin dall’annuncio. Scontri tra manifestanti filo-palestinesi e la polizia si sono verificati fuori dalla St. Jakobshalle poco prima dell’esibizione israeliana.
Secondo i media israeliani, ci sarebbero stati addirittura due tentativi di assalto al palco, bloccati in tempo dalla sicurezza. L’esibizione di Raphael – dedicata ai tragici eventi del 7 ottobre 2023 – è stata accolta da applausi che avrebbero coperto eventuali fischi. Israele ha poi chiuso al secondo posto, spinto da un forte televoto.
Please Tell me if this is "Rigged", what should Germany do to get better??? Lets Discuss here
— yokes (@999yokes) May 17, 2025
Is this Rigged?#ESC25 pic.twitter.com/NnJKsDuEMH
RTVE sfida l’EBU: “Il silenzio non è un’opzione”
Anche dietro le quinte si sono registrate tensioni. L’EBU (European Broadcasting Union) aveva ammonito la televisione pubblica spagnola RTVE, minacciando sanzioni in caso di nuovi riferimenti al conflitto in Medio Oriente, già fatti durante la semifinale.
RTVE ha risposto con un messaggio chiaro, pubblicato poco prima della finale sul proprio sito:
“Di fronte ai diritti umani, il silenzio non è un’opzione. Pace e giustizia per la Palestina.”
Sedici secondi di schermo nero con scritte bianche, in spagnolo e inglese. Nessun commento audio. Solo parole nette.
Lucio e Gigio siete i nostri eroi più grandi ❤️#ESC25 pic.twitter.com/PdcRcL1Pfz
— Invisible (@Annarita_db) May 17, 2025
L’Eurovision resta un palco per la musica, ma anche per la coscienza
L’edizione 2025 ha confermato che, nonostante gli sforzi per contenerla, la politica entra nei silenzi, nei sottotitoli, nei gesti, e che la musica può essere un megafono più potente di mille proclami.
La vittoria di JJ resterà il titolo ufficiale. Ma forse, a restare davvero impressi, saranno i momenti di verità oltre il glitter, come il sorriso di Lucio Corsi, i cori per l’Ucraina, o un semplice messaggio in bianco e nero apparso pochi istanti prima che si accendessero le luci.
Congratulations Austria, JJ, a SENSATIONAL performance tonight and luckily an incredible ending to this years contest 🇦🇹 #Eurovision #Eurovision2025 pic.twitter.com/EEktofMtFg
— sᴜᴘᴇʀ ᴛᴠ (@superTV247) May 17, 2025