Un addio che tocca il cuore
È scomparso a 73 anni Sergio Silvestri, storico collaboratore e amico fraterno di Vasco Rossi. Un legame che ha attraversato decenni, disegnando in filigrana alcuni dei momenti più iconici della musica italiana. A ricordarlo, un post su Instagram del Komandante, accompagnato dalla celebre strofa di Vita spericolata:
“E poi ci troveremo come le star… Ciao Sergio, resterai sempre vivo nel mio cuore.” 💙
Dalle aule del collegio al palco della musica
Originario di Concordia sul Secchia, Silvestri incontrò Vasco tra i banchi del collegio salesiano San Giuseppe di Modena. Anni che il rocker di Zocca ha spesso definito “duri”, ma resi più sopportabili proprio grazie alla musica e all’amicizia con Sergio:
“Suonavo la chitarra un’ora al giorno nel teatrino, e lì ho conosciuto Sergio Silvestri, il mio compagno di chitarra.”
L’anima di Punto Radio e la nascita del mito
Negli anni ’70 le loro strade si incrociano di nuovo. A Zocca, nella neonata Punto Radio, Silvestri diventa deejay su invito di Vasco, allora direttore dell’emittente. È in questo contesto che prende forma il gruppo dei “Puntautori”, con Riccardo Bellei, Vasco e lo stesso Silvestri.
Il ponte con Solieri: l’intuizione che cambiò tutto
Fu proprio Silvestri a far conoscere a Vasco Maurizio Solieri, destinato a diventare il chitarrista simbolo del Blasco. Ricordava Vasco:
“Era eccezionale. Faceva assoli con una tecnica e una velocità impressionanti.”
“La Strega”, un capolavoro a sei mani
Il vertice della loro collaborazione fu il brano “La Strega – La diva del sabato sera”, uscito nel 1979 nell’album Non siamo mica gli Americani!. Un pezzo cult, scritto insieme a Solieri, ricordato da Silvestri come uno dei momenti più intensi della loro amicizia artistica.
Una passione mai spenta
Silvestri non ha mai abbandonato la musica. L’ha trasmessa ai suoi figli, fondatori del gruppo Neveralone. Il suo ricordo è vivo non solo nei dischi, ma nella memoria collettiva di chi ama la musica di Vasco.
I funerali
Le esequie si terranno in forma privata il 24 maggio al Terracielo di Mirandola. Un saluto discreto, come era nello stile di Sergio. Ma il suo nome rimarrà inciso per sempre nella storia del rock italiano.