Uomo risucchiato dal motore di un aereo all'areoporto Orio al SerioUomo risucchiato dal motore di un aereo all'areoporto Orio al Serio

Uomo si lancia contro un Airbus

Una tragedia drammatica ha scosso la mattina di martedì 8 luglio l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio. Intorno alle 10:20, un uomo non identificato è riuscito ad oltrepassare le barriere di sicurezza ed è entrato sulla pista, dirigendosi verso un Airbus A319 della compagnia Volotea, che stava effettuando la fase di rullaggio in vista del decollo.

L’ipotesi del suicidio e i dubbi sulla sicurezza

Secondo le prime informazioni rilasciate dalla Polizia di Frontiera (Polaria), l’uomo non era né un passeggero né un dipendente aeroportuale, e avrebbe compiuto un gesto volontario, lanciandosi intenzionalmente contro uno dei motori dell’aereo.

Le eliche del motore turboventola, note per aspirare grandi quantità di aria, hanno risucchiato il malcapitato, uccidendolo sul colpo. Immediato l’intervento degli agenti di sicurezza e dei soccorsi, ma purtroppo ogni tentativo di salvare la vita è risultato vano.

L’episodio ha causato la chiusura temporanea della pista per circa due ore, con numerosi voli in ritardo o cancellati, creando disagi significativi ai passeggeri e alle compagnie aeree.

L’ipotesi prevalente al momento è quella del suicidio, ma la vicenda ha messo in luce alcune criticità importanti riguardo alle misure di sicurezza in uno degli aeroporti più sorvegliati d’Italia.

‘Mai vista una cosa simile’: parla l’esperto

Gregory Alegi, esperto di aviazione, ha commentato: “È sorprendente e inquietante che una persona non autorizzata sia riuscita a entrare nella zona di rullaggio di un aereo in movimento. Le turboventole aspirano enormi quantità d’aria, rendendo quasi impossibile sopravvivere a un simile incidente. Ma resta un mistero come questa falla di sicurezza sia potuta accadere in un aeroporto moderno e con controlli rigorosi.”

Le autorità aeroportuali e le forze dell’ordine hanno avviato indagini approfondite per ricostruire il percorso dell’uomo e capire come abbia superato i controlli, al fine di evitare il ripetersi di simili eventi in futuro.

Il dramma di Orio al Serio richiama l’attenzione sull’importanza di protocolli di sicurezza sempre più efficaci, per proteggere non solo i passeggeri e il personale ma anche le infrastrutture aeroportuali stesse.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *