Il drammatico incidente nel 2019
Erano le 8 del mattino di domenica 13 ottobre 2019 quando la vita di Andrea Scotti, oggi 34enne, originario di Ceto (provincia di Brescia), è cambiata per sempre. Quella mattina, mentre stava preparando l’attrezzatura per il lavoro del giorno successivo, un carrello elevatore si è improvvisamente ribaltato. Nel tentativo di evitarlo, Scotti è caduto rovinosamente a terra, provocandosi la frattura di una vertebra.
L’uomo, che lavorava come rocciatore, è rimasto a terra immobile ma cosciente, riuscendo a chiamare i soccorsi. Pochi minuti dopo, è stato trasportato d’urgenza in ospedale. La diagnosi è stata devastante: lesione midollare traumatica a livello T11-T12 estesa al cono midollare, con grave compromissione delle funzioni motorie.
Una diagnosi che spezza: lesione midollare con danni centrali e periferici
Dopo due cicli intensivi di riabilitazione, Andrea Scotti non era più in grado né di camminare né di mantenersi in piedi. Gli accertamenti medici hanno rivelato un danno anche alle radici nervose che collegano il midollo ai muscoli delle gambe (da L4 a S1). Questo significava che, oltre al sistema nervoso centrale, era stato colpito anche quello periferico. Una doppia compromissione che rendeva il quadro clinico ancora più complesso e le possibilità di recupero, con le terapie tradizionali, pressoché nulle.
La speranza al San Raffaele: un trial clinico rivoluzionario
Nel 2023, cinque anni dopo l’incidente, arriva per Andrea Scotti una possibilità nuova e rivoluzionaria. I medici dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, dopo un’attenta valutazione del suo caso, decidono di includerlo nel trial clinico “Neuro-SCS-001”.
Lo studio clinico valuta gli effetti della stimolazione elettrica epidurale, una tecnica che consiste nell’impianto di elettrodi nella zona lombare della colonna vertebrale. Gli impulsi elettrici, combinati con un programma di riabilitazione motoria personalizzata, possono attivare in modo mirato i circuiti nervosi ancora funzionanti.
Il ritorno alla camminata: forza di volontà e scienza
Dopo mesi di lavoro, adattamenti tecnici e fisioterapia intensiva, Andrea Scotti è tornato a muovere i primi passi. Con il supporto di un esoscheletro e della stimolazione epidurale, ha potuto lentamente recuperare il controllo degli arti inferiori.
La sua storia è diventata un simbolo di tenacia, speranza e scienza al servizio della vita umana. Oggi, a distanza di quasi sei anni dal giorno dell’incidente, Scotti è tornato a sorridere, raccontando la sua esperienza con l’obiettivo di trasmettere coraggio a chi, come lui, ha vissuto traumi spinali gravi.