Giuseppe Marra e Lorenza ScarpanteGiuseppe Marra e Lorenza Scarpante

Nella notte tra il 27 e il 28 maggio, i carabinieri hanno eseguito il fermo di Lorenza Scarpante, 56 anni, moglie di Giuseppe Marra, uomo trovato morto martedì 27 maggio nel loro appartamento al terzo piano di una palazzina di via Zanolini, nel centro di Bologna. La vittima presentava ferite multiple alla testa, e l’indagine coordinata dalla pm Manuela Cavallo ha portato all’accusa di omicidio aggravato nei confronti della donna.


La dinamica del delitto: le ipotesi degli investigatori

Secondo le prime risultanze medico-legali, l’omicidio sarebbe avvenuto intorno alle 3:00 del mattino. I vicini di casa hanno riferito di aver sentito rumori forti e ripetuti, come tonfi, provenire dall’appartamento della coppia, svegliandoli e costringendoli a scambiarsi messaggi di allarme.

Non sono stati trovati segni di effrazione nell’appartamento, né sono stati sottratti oggetti o valori, segno che la tragedia potrebbe essere avvenuta in un contesto di convivenza.


La versione della moglie e la posizione degli inquirenti

Lorenza Scarpante, difesa dall’avvocata Cristiana Soverini, ha respinto ogni accusa sostenendo di aver trovato il marito in quelle condizioni al risveglio. La donna ha dichiarato di essere andata a dormire senza percepire nulla durante la notte.

Tuttavia, la versione fornita dalla 56enne è ritenuta dagli investigatori poco credibile e contraddittoria. Nel corso dell’interrogatorio, durato fino a tarda notte, la donna è apparsa in stato di choc, ma ha risposto a tutte le domande. I carabinieri e la Procura stanno approfondendo la dinamica dell’aggressione, esaminando tracce di sangue sulle pareti dell’appartamento e ascoltando anche i due figli della coppia.


Droga e tensioni nella coppia: un quadro inquietante

Dalle indagini è emerso che la coppia faceva uso di droghe insieme (funghi allucinogeni e cocaina), fatto confermato da un esame tossicologico che ha rilevato valori elevati di sostanze stupefacenti nel sangue di Lorenza Scarpante. La presenza di droga potrebbe aver alimentato tensioni e alterato il comportamento di entrambi, contribuendo alla tragedia.

L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che, in un momento di possibile malore o incoscienza da parte di Marra, la moglie possa aver causato la morte colpendolo ripetutamente, forse facendogli sbattere la testa contro angoli o spigoli duri.


Le prossime tappe dell’inchiesta

Gli investigatori proseguiranno l’esame delle prove e delle testimonianze per chiarire ogni dettaglio della vicenda. La donna è stata portata in un istituto penitenziario a disposizione dell’autorità giudiziaria. Saranno inoltre effettuati approfondimenti sulle condizioni psico-fisiche della coppia e sulle dinamiche familiari che hanno portato a questa tragedia.

L’autopsia e gli esami dei cellulari di marito, presunta vittima e della moglie, indagata per omicidio. Sono le consulenze tecniche disposte e già conferite dalla Procura di Bologna, con la pm Manuela Cavallo, per far luce sulla morte di Giuseppe Marra.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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