Verifiche fiscali sul successo del 2025: “Io sono la fine del mondo”
Angelo Duro, uno dei volti più irriverenti dello spettacolo italiano, è finito sotto la lente della Guardia di Finanza di Roma. Le verifiche riguardano il periodo d’imposta 2023, anno in cui il comico ha ottenuto grandi incassi anche grazie al film “Io sono la fine del mondo”.
Il sospetto delle Fiamme Gialle: uso improprio del regime forfettario
Secondo le indagini, Angelo Duro avrebbe raggiunto il tetto massimo per l’uso del regime forfettario, previsto per i piccoli contribuenti. Invece di passare al regime ordinario, avrebbe costituito una società di comodo, passando così dalla tassazione Irpef all’Ires. Questo, secondo l’ipotesi, gli avrebbe consentito un risparmio d’imposta di circa 150mila euro.
Strategia elusiva o cattiva consulenza?
Resta da chiarire se si tratti di una manovra elusiva finalizzata a evitare il fisco, o di una scelta gestionale sbagliata. I magistrati della Procura di Roma stanno valutando l’informativa ricevuta per decidere se aprire un fascicolo penale.
La replica del comico: “Non evado, faccio beneficenza allo Stato”
Duro ha risposto via social con il suo consueto tono sarcastico:
“Non ho mai fatto beneficenza in vita mia. Ma allo Stato sì. Vi pare che mi metto a evadere per una cifra così ridicola? Per chi mi avete preso, per un pezzente?”
Un commento che non fa chiarezza sul merito, ma ribadisce la linea difensiva: nessuna evasione fiscale, nessuna irregolarità voluta.