Una delegazione del sindacato Fsp Polizia di Stato, con il segretario provinciale Rocco Caliandro e il segretario regionale Daniele Gioia, si è riunita martedì 17 giugno davanti al Commissariato di Grottaglie in segno di “vicinanza e solidarietà” ai due poliziotti indagati dalla procura di Taranto per omicidio colposo a seguito di eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi.
Il Sit-in di solidarietà e le raccolte fondi
Il sit-in ha avuto anche l’obiettivo di promuovere due raccolte fondi ufficiali e autonome avviate per contribuire alle spese legali e peritali dei due agenti. Una raccolta, avviata dai colleghi della questura di Taranto, ha raccolto circa 1.600 euro, mentre la seconda, promossa da amici e familiari degli agenti, ha già raggiunto circa 5.800 euro. Le somme verranno cumulate e destinate a coprire le spese legali, mentre eventuali eccedenze saranno devolute alle figlie gemelle e alla moglie del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso nella campagna di Francavilla Fontana.
Evoluzione della posizione giudiziaria degli agenti
La posizione dei due poliziotti sembra alleggerirsi: da indagati per omicidio colposo sono ora parte offesa in un procedimento parallelo per tentato omicidio e lesioni personali gravi, in concorso con Camillo Giannattasio, l’altro fuggitivo che si è arreso. Questo aggiornamento è emerso durante il conferimento dell’incarico al medico legale Roberto Vaglio per l’autopsia sul corpo di Michele Mastropietro, l’uomo ucciso nel conflitto a fuoco.
Le difese e la tesi della legittima difesa
Gli avvocati dei poliziotti, Antonio La Scala e Giorgio Carta, sottolineano che il riconoscimento formale della condizione di vittime rafforza la tesi della legittima difesa. Secondo la Procura, Mastropietro avrebbe aperto più volte il fuoco contro gli agenti durante la fuga, causando loro ferite da caduta. Per la difesa, il fatto che Mastropietro sia stato colpito da un solo colpo al torace conferma la legittimità dell’azione degli agenti.
L’autopsia e le indagini in corso
L’autopsia sul corpo di Mastropietro è in corso all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, con periti nominati da entrambe le parti. L’esito dell’esame sarà fondamentale per chiarire dinamiche e responsabilità dell’accaduto.