Il mistero dell’armadio: dove è stata ritrovata Valentina Greco
Valentina Greco, la donna cagliaritana scomparsa a Tunisi per dieci giorni, è stata ritrovata in un punto impensabile: dentro un armadio di casa sua. Una vicenda surreale, che solleva ora più domande che sollievo. Come è stato possibile che nessuno l’abbia notata durante i primi controlli della polizia tunisina?
Il caso ha scosso l’opinione pubblica tra Italia e Tunisia. Dopo la mobilitazione social e le ricerche, ieri l’incredibile svolta: Valentina era lì, nella sua stessa abitazione, dove erano già stati effettuati sopralluoghi. Sarebbe stata la gendarmeria locale, su segnalazione della madre, a ispezionare nuovamente la casa, fino al ritrovamento.
“Stava pulendo l’armadio, è svenuta ed è rimasta lì dentro” – ha spiegato la madre che ha sentito la figlia prima che venisse trasportata in ospedale. Anche alcuni anni fa Valentina Greco era svenuta dentro casa dopo un’embolia.
Le parole del fratello Alessio: “Voglio capire cosa le è successo”
Il fratello della donna, Alessio Greco, 44 anni, ex tatuatore molto conosciuto a Cagliari, è atterrato in Tunisia nelle ultime ore. Non ha nascosto l’emozione, ma neanche la confusione: “Vale è stata ritrovata. Ora sto andando da lei. Grazie a tutti per le condivisioni della notizia e per i mille messaggi”, ha scritto sui social.
Raggiunto da alcuni giornalisti, Alessio ha dichiarato: “Sono qui per vederla con i miei occhi, per capire davvero cosa le è successo. Ci sono troppe cose che non tornano”. Il fratello ha anche ringraziato i cittadini tunisini che hanno partecipato alle ricerche, ma ha sottolineato l’incredulità per il fatto che nessuno l’avesse trovata prima.
Le condizioni fisiche e l’imminente interrogatorio
Dopo il ritrovamento, Valentina Greco è stata trasportata in ospedale a Tunisi. I primi controlli hanno evidenziato uno stato di salute stabile, nonostante i dieci giorni di isolamento e l’eventuale malore che avrebbe potuto colpirla. Secondo la madre, la figlia potrebbe essere rimasta disorientata o colpita da un improvviso peggioramento legato a problemi di salute pregressi (in passato aveva avuto un’embolia).
Nel frattempo, le autorità tunisine si stanno preparando a sentire formalmente la donna. L’interrogatorio potrebbe svolgersi già domani, come riferiscono fonti locali. Si cercherà di ricostruire ogni dettaglio: se Valentina fosse cosciente, se abbia scelto di nascondersi, se abbia ricevuto aiuto o sia rimasta bloccata.
La madre: “Sapevo che era a casa, non avrebbe mai lasciato i suoi gatti”
Un’intuizione materna che si è rivelata giusta. La madre di Valentina, rimasta a Cagliari, non ha mai creduto all’allontanamento volontario: “Lei non sarebbe mai andata via senza i suoi gatti”. È stata proprio questa convinzione a spingere per una seconda ispezione della casa, rivelatasi decisiva.
La famiglia ora attende di ascoltare dalla voce di Valentina cosa le sia realmente accaduto. Un racconto atteso tanto quanto necessario, per mettere fine al mistero. Perché il lieto fine c’è stato, ma la storia è tutt’altro che finita.