Nella stanza del residence Ferrucci sono state trovate anche due lettereNella stanza del residence Ferrucci sono state trovate anche due lettere

Chi erano gli uomini coinvolti nella tragedia al residence Ferrucci?

Nel pomeriggio di venerdì 25 luglio una tragedia ha scosso Prato intorno alle 14:00: il 51enne Maurizio Drovandi è stato trovato morto all’interno di una camera del residence Ferrucci, mentre un altro, di 55 anni, è stato soccorso in gravi condizioni. La scena è avvenuta proprio davanti alla stanza dove, a maggio scorso, aveva preso alloggio Maria Denisa Paun, trentenne romena poi ritrovata morta a Montecatini Terme, uccisa dal connazionale Vasile Frumuzache, guardia giurata reo confessa.

I due uomini, descritti come una coppia, occupavano quella stanza da almeno venti giorni. L’uomo deceduto, un impiegato di banca pratese, presentava ferite da arma da taglio alla gola, mentre il ferito, italiano, è stato trasportato in ospedale. L’indagine è ancora aperta e al momento non è chiaro se si tratti di un omicidio-suicidio o di un tentato suicidio di entrambi.

I biglietti ritrovati

La procura, insieme alla squadra mobile, procede con l’accusa di omicidio, ma non esclude altre piste. Tra le prove, un biglietto di scuse scritto almeno in parte dal 51enne, rinvenuto nella stanza, potrebbe suggerire una decisione volontaria di entrambi gli uomini. Non solo, pare che sia stata ritrovata anche un’altra lettera. Si stanno effettuando esami tossicologici, mentre smentito è il ritrovamento di stupefacenti.

La scena del ritrovamento è stata resa difficile anche dalla presenza di un cane rottweiler, per il quale è intervenuta la Asl veterinaria. Il forte odore proveniente dalla stanza aveva allarmato gli abitanti del residence. Nella stanza sporca gli inquirenti hanno trovato sangue ed escrementi del cane.

Qual è il contesto sociale e abitativo della vicenda?

Si indaga anche sulla natura dell’alloggio, che sembra fosse una sistemazione temporanea, forse in attesa di prendere una casa definitiva. Questo dettaglio potrebbe fornire ulteriori indizi sulle condizioni di vita dei due uomini e sul loro stato psicologico nelle settimane precedenti l’accaduto. Nella stanza trovato anche un coltello da cucina che ha cagionato la morte di Maurizio Drovandi. Pare che i due non dessero loro notizie da mercoledì.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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