Ha confessato tutto agli inquirenti: è stato Vasile Frumuzache, una guardia giurata rumena di 32 anni residente a Monsummano Terme, ad uccidere Maria Denisa Paun Adas, 30 anni, anche lei rumena, escort residente a Roma. Il corpo della donna, decapitato e abbandonato in un’area rurale a ridosso di un casolare a Montecatini Terme, è stato ritrovato dopo giorni di ricerche, in seguito alla denuncia di scomparsa presentata dalla madre.
Secondo la ricostruzione fornita dal procuratore Luca Tescaroli e confermata dallo stesso arrestato, il delitto è avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 maggio in una stanza di un residence della zona. Dopo aver consumato un rapporto sessuale a pagamento con la donna, l’uomo l’ha strangolata. Successivamente ha decapitato il corpo e lo ha trasportato fuori città.
Il trasporto del cadavere: due valigie e le telecamere di sorveglianza
Vasile Frumuzache ha raccontato di aver sistemato il corpo della donna e la testa in due valigie, una nera e un trolley bianco. Ripreso dalle telecamere del residence mentre trascinava i bagagli, ha poi nascosto i resti nell’auto e trasportato il cadavere nella zona isolata dove è stato successivamente rinvenuto.
Nel giardino della sua abitazione ha tentato di distruggere le prove bruciando la testa e una delle valigie con benzina e legna. I carabinieri, su indicazione dell’uomo, hanno rinvenuto resti carbonizzati compatibili con la sua versione.
Il movente: ‘Voleva 10.000 euro per non dire tutto a mia moglie’
Il movente del crimine, secondo quanto riferito dal fermato, sarebbe un ricatto. Maria Denisa avrebbe minacciato di rivelare alla moglie dell’uomo il tradimento, mostrando un presunto video del loro incontro. Per il suo silenzio avrebbe chiesto 10.000 euro, dichiarando di avere conoscenze in grado di rintracciare la donna.
La madre: “Perché non mi ha detto che era in pericolo?”
Maria Cristina Paun, madre della vittima, ha appreso la notizia della morte al telefono da uno dei legali che la assistono. “Lei mi diceva tutto. Perché non mi ha detto che c’era un uomo che la seguiva? Lei non aveva mai paura”, ha urlato tra le lacrime.
Secondo le amiche della giovane, Denisa provvedeva al sostentamento della madre, fragile di salute e ora in grave difficoltà economica. Per questo motivo alcune colleghe escort stanno organizzando una raccolta fondi.
Le indagini proseguono: un altro uomo nel residence
Un cittadino italiano è stato perquisito come persona informata dei fatti: sarebbe stato in contatto con la vittima tra le 22:09 e le 23:36 del 15 maggio, proprio nelle ore in cui Denisa si trovava nel residence con l’omicida. Al momento, non risulta indagato.
La Procura di Prato ha disposto ulteriori esami forensi sui reperti rinvenuti e ha confermato che le indagini sono ancora in corso per accertare eventuali responsabilità aggiuntive.