Una vigilia di Ferragosto che doveva essere dedicato al relax si è trasformato in una tragedia irreparabile sulla costa fermana. Un ragazzo di appena 15 anni ha perso la vita annegando nelle acque tra Casabianca di Fermo e Lido San Tommaso. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori, per lui non c’è stato nulla da fare.
Il pomeriggio di mare
Era circa metà pomeriggio, intorno alle 15:00, quando il giovane, di origini cinesi ma nato e residente a Empoli, si trovava in acqua con il padre e lo zio. Stavano godendosi una giornata di mare durante le vacanze estive nel Fermano.
Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo stava usando un materassino quando, improvvisamente, l’equilibrio si è spezzato. Il gonfiabile si è ribaltato e il 15enne è finito in acqua, senza riuscire a riemergere.
Il salvataggio del padre e dello zio
Erano le 15:30 quando dalla spiaggia libera è partito l’SOS al 118. Tre persone risultavano in difficoltà in mare. La guardia costiera è riuscita a mettere in salvo il padre e lo zio, che avevano tentato disperatamente di cercare il ragazzo, salendo persino sugli scogli per avvistarlo. Purtroppo, nel frattempo, le tracce del 15enne erano svanite.
La ricerca sott’acqua
Sul posto sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco. È stato uno di loro a localizzare il giovane, già in condizioni gravissime, nelle acque antistanti il litorale.
Il tentativo di rianimazione
Una volta riportato sulla battigia, il ragazzo è stato immediatamente affidato ai sanitari. Sono iniziate le manovre di rianimazione cardio-polmonare, con lunghi massaggi cardiaci e procedure di emergenza.
Nonostante gli sforzi, il cuore del giovane non ha ripreso a battere. È stato dichiarato morto poco dopo, tra lo sgomento dei bagnanti presenti.
Una comunità sotto shock
Il giovane viveva a Empoli, in Toscana, e si trovava nel Fermano per trascorrere un periodo di vacanza con la famiglia. La notizia della sua morte ha scosso profondamente sia la comunità toscana che quella marchigiana.
Molti testimoni hanno raccontato di aver assistito impotenti alla scena, rimanendo colpiti dalla disperazione del padre e dello zio.
Le indagini
Le autorità stanno raccogliendo tutte le testimonianze e le informazioni utili per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Non si esclude che il mare, pur sembrando calmo, possa aver nascosto correnti insidiose.
La pericolosità delle giornate apparentemente tranquille
Gli esperti ricordano che anche in assenza di onde alte il mare può essere pericoloso, soprattutto per chi si allontana dalla riva su materassini o gonfiabili.
La tragedia di Fermo diventa un doloroso monito a non sottovalutare mai le insidie dell’acqua.