Vladyslav MalamenVladyslav Malamen

Vladyslav Malamen è stato travolto e ucciso a Santa Maria di Sala

Un pomeriggio d’estate si è trasformato in tragedia a Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia. Vladyslav Malamen, un bambino ucraino di soli 6 anni, è morto dopo essere stato investito da un’auto mentre attraversava la strada insieme alla mamma. Fuggito dalla guerra appena un mese fa, il piccolo ha trovato in Italia un destino crudele.


Chi era il piccolo Vladyslav

Vladyslav era arrivato in Veneto il 27 luglio scorso da Odessa con la mamma Antonina e il fratello maggiore, trovando ospitalità in una ex canonica di Murelle, trasformata in centro di accoglienza per profughi ucraini. Il papà, che lavorava in Germania, li aveva raggiunti solo nei giorni scorsi.
Il bambino avrebbe dovuto iniziare la scuola primaria a breve. Un futuro che purtroppo non ci sarà.


L’incidente: cosa è accaduto a Santa Maria di Sala

Mercoledì 20 agosto 2025, intorno alle 16:30, madre e figlio stavano tornando a casa dopo aver fatto la spesa. La donna era in bicicletta, il bambino la seguiva a piedi.
All’altezza di via Noalese, davanti al bar tabacchi “Quarto Pianeta”, i due hanno iniziato ad attraversare sulle strisce pedonali. Un’auto, una Fiat Panda guidata da un 25enne veneziano, in fase di sorpasso, ha travolto il piccolo in pieno, scaraventandolo a diversi metri di distanza.

Perché è accaduto un simile incidente in un punto così centrale e trafficato?
La dinamica è ora al vaglio dei carabinieri che stanno acquisendo immagini dalle telecamere della zona per fare piena chiarezza.


Il ricovero disperato a Padova

Subito soccorso, il bambino è stato trasportato d’urgenza al Grande Ospedale di Padova e ricoverato in terapia intensiva pediatrica. Nonostante l’impegno dei medici, le gravissime lesioni riportate alla testa e alla colonna vertebrale non hanno lasciato speranze.
Dopo ore di agonia, è stata dichiarata la morte cerebrale.


Il gesto d’amore dei genitori: la donazione degli organi

In un dolore indescrivibile, i genitori hanno scelto di donare gli organi del piccolo Vladyslav. Un atto di altruismo che potrà salvare la vita di altri bambini e adulti in attesa di trapianto. Ogni trapianto rappresenta una speranza concreta di guarigione e una seconda possibilità di vita.


Le indagini della Procura

Il pubblico ministero Stefano Strino della Procura di Venezia ha aperto un fascicolo per omicidio stradale a carico del 25enne alla guida. L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per poter proseguire con tutti gli accertamenti.
L’autopsia potrebbe non essere necessaria proprio perché la famiglia ha già autorizzato l’espianto degli organi.


La comunità sotto shock

La tragedia ha sconvolto l’intera comunità di Santa Maria di Sala e di Murelle, dove la famiglia era ospitata. Residenti e amministratori hanno espresso vicinanza ai genitori.
Roberto Tuninetti, vicepresidente della cooperativa sociale Levante che gestiva l’accoglienza, ha ricordato il piccolo con commozione: “Sarebbe stato iscritto a scuola nei prossimi giorni. Un dolore enorme per tutti noi.”


Un destino crudele

Era scappato dalle bombe per ricominciare una nuova vita, ma la morte lo ha raggiunto lontano da casa, sulle strisce pedonali di un paese che lo aveva accolto. La storia di Vladyslav lascia una ferita profonda e accende i riflettori sulla sicurezza stradale.


Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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