L'immagine choc del cane all'autolavaggio ha fatto il giro del webL'immagine choc del cane all'autolavaggio ha fatto il giro del web

La scena sotto gli occhi increduli dei passanti

Un pomeriggio d’agosto, a Biella, si è trasformato in un episodio destinato a far discutere. In pieno centro città, il 13 agosto, un uomo di 57 anni ha deciso di portare il proprio cane non da un toelettatore, ma in un autolavaggio. Davanti agli occhi increduli dei passanti, ha insaponato il piccolo animale con la schiuma attiva normalmente usata per le auto e lo ha poi risciacquato con la lancia ad alta pressione.

Un gesto che ha suscitato indignazione immediata: non solo per l’assurdità della scena, ma soprattutto per i rischi che il cane ha corso a causa di un trattamento tanto inadeguato quanto potenzialmente dannoso.


Il video consegnato ai Carabinieri

La vicenda non è rimasta confinata a uno sconcerto momentaneo. Uno dei presenti, colpito dalla gravità del comportamento, ha deciso di riprendere tutto con il cellulare. Il giorno successivo, il video è stato consegnato ai Carabinieri, che hanno subito avviato le indagini.

Grazie alla collaborazione tra i Carabinieri Forestali del NIPAAF e i militari del NORM della Compagnia di Biella, l’autore del gesto è stato identificato nel giro di poche ore: un uomo residente in città, già noto alle autorità.


Il controllo veterinario e le condizioni del cane

Convocato in caserma su disposizione della Procura, il 57enne si è trovato di fronte anche un veterinario dell’ASL di Biella, chiamato a verificare le condizioni di salute del cane. L’animale, regolarmente dotato di microchip, per fortuna non presentava lesioni né conseguenze gravi.

Il controllo ha dunque rassicurato sullo stato fisico del cane, ma ha confermato la crudeltà e l’inadeguatezza del trattamento: la pressione della lancia e i detergenti chimici utilizzati negli autolavaggi rappresentano infatti un serio pericolo per la pelle e la salute degli animali.


La denuncia per maltrattamento

L’uomo è stato denunciato e dovrà rispondere di reati previsti dagli articoli 544-ter (maltrattamento di animali) e 727 (abbandono di animali) del Codice Penale. In particolare, la condotta configura un trattamento crudele e incompatibile con la natura dell’animale, come sottolineato dagli inquirenti.

Va ricordato che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che l’indagato è da considerarsi innocente fino a eventuale condanna definitiva. Avrà quindi la possibilità di presentare elementi a propria difesa nelle prossime fasi processuali.


La reazione della città e delle associazioni animaliste

La notizia ha rapidamente fatto il giro di Biella e, tramite i social, ha scatenato un’ondata di commenti indignati. In molti hanno definito il gesto «disumano», sottolineando come ci sia ancora molto da fare sul fronte della sensibilizzazione al rispetto degli animali.

Le associazioni animaliste locali hanno espresso solidarietà al cane e ribadito l’importanza di denunciare episodi di maltrattamento: «Il video è stato fondamentale per incastrare l’autore», hanno dichiarato, invitando i cittadini a non voltarsi mai dall’altra parte in situazioni simili.


Un caso che diventa simbolo

L’episodio di Biella è destinato a rimanere un caso simbolico di crudeltà gratuita, fortunatamente senza conseguenze gravi per l’animale. Ma mette in luce, ancora una volta, quanto sia necessario vigilare e intervenire con decisione di fronte a comportamenti che mettono a rischio la salute e la dignità degli animali domestici.

Un gesto assurdo, immortalato da un passante con lo smartphone, che ricorda come oggi la collaborazione tra cittadini e autorità sia fondamentale per contrastare il maltrattamento animale.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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